“Amici questa è un’ignobile fake news. Ignobile. La persona in questione è totalmente incensurata, non hai mai avuto un problema giudiziario”. Calenda prova a contrattaccare dopo il video del candidato di Azione Pasquale Del Prete, in corsa per un posto alla Camera in Campania. Durante un comizio a Frattamaggiore nel 2020, Del Prete pronuncia più volte lo slogan “sono camorrista e fiero di esserlo” per accusare la prefettura che nel 2001 sciolse per infiltrazioni il Comune in cui esercitava il ruolo di assessore. “Ci hanno accusato – diceva citando l’allora sindaco Vincenzo Del Prete – di essere camorristi. Fiero di essere camorrista insieme a Enzo Del Prete. Io sono camorrista come Enzo Del Prete” ripeteva raccogliendo l’applauso dei presenti. Frasi pronunciate in pubblico, in un territorio evidentemente difficile proprio per la piaga della Camorra e che quindi – ammesso che abbiano lo scopo di essere paradossali – sembrano il modo più facile di avere il consenso, trasmettendo un messaggio equivoco o equivocabile. Calenda, invece, bolla come “fake news” e mette pure in dubbio le circostanze, pensando che sia sufficiente sventolare un casellario giudiziario senza macchie: “Del Prete ha protestato contro lo scioglimento di un comune mai approdato a nulla. Ha detto ‘se considerate tizio (mai inquisito) camorrista lo sono anche io’. Siamo oltre il giustizialismo. Perché non c’è alcun provvedimento giudiziario. Siamo allo sciacallaggio appunto”.

Il video dimostra che le frasi non sono proprio come le ha ricordate Calenda e nemmeno le circostanze, visto che non era inevitabile parlare in quei termini di fatti risalenti a ben 18 anni prima e sui quali – lo ha detto lo stesso Calenda – non risultano provvedimenti giudiziari (e questo non significa che non ci fossero gli estremi per lo scioglimento del Comune). All’attacco, sui social, è il Movimento 5 Stelle: “Eccovi Pasquale Del Prete, astro nascente del partito di Calenda, che oltre a candidarlo per un posto in Parlamento, l’ha anche nominato vice segretario provinciale. A Napoli. E dire certe cose in un territorio già martoriato e segnato dalla camorra ha un significato inquietante. Diciamolo chiaramente, queste condotte sono nauseabonde. Soprattutto per tutte le persone oneste, non solo di Napoli, ma di tutta Italia che lottano e hanno lottato per affrancarsi dal giogo mafioso. Noi non abbiamo alcun dubbio di stare #dallapartegiusta contro tutte le mafie e le loro prevaricazioni, al fianco dei cittadini onesti che non sopportano più questa etichetta”

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