Le prestazioni deludenti e gli infortuni della preparazione estiva stanno facendo sorgere dubbi riguardo le possibilità di scudetto della Juve. Le sconfitte con Real Madrid e Atletico Madrid hanno evidenziato alcune carenze a livello tecnico e fisico nella squadra di Massimiliano Allegri. Il tecnico deve correre ai ripari se vuole puntare concretamente alla Serie A. In un’intervista a La Gazzetta dello sport l’ex allenatore del livornese Giovanni Galeone si è detto preoccupato per il suo pupillo. “Alla sua Juve servono almeno quattro acquisti, se no ci vuole un miracolo per essere competitivi ad alto livello, specialmente dopo l’infortunio di Pogba”. Il 4-0 subito dall’Atletico ha lasciato degli strascichi. “Avete visto il centrocampo bianconero contro Koke, Saul e gli altri? Una sfida impari…”.

E pensare che a luglio dopo l’arrivo di Paul Pogba e Angel Di Maria, l’entusiasmo era alle stelle e lo scudetto sembrava un obiettivo concreto. “Si era partiti col botto – prosegue Galeone – Io stesso mi sono detto: ‘Quest’anno Max si diverte’. Poi però le cose hanno preso una brutta piega anche sul mercato”. Il mentore di Allegri si riferisce in particolare alla cessione di Matthijs De Ligt e il conseguente arrivo di Gleison Bremer. “La Juve ci ha perso nell’immediato. E poi siamo sempre lì: De Ligt era eccezionale a destra, ma faticava a sinistra e al suo posto è arrivato Bremer, che nel centro-sinistra non ci ha mai giocato. L’avete visto contro l’Atletico? Morata lo ha scherzato, al Torino certe figure non le aveva mai fatte”. Proprio la difesa è il reparto in cui sono state fatte le maggiori rivoluzioni. “Il sogno sarebbe stato De Ligt-Koulibaly, anche perché Bonucci ha una certa età e senza Barzagli e Chiellini vicino non è mai stato ai livelli del passato. Non è stato possibile e lo capisco, ma la Juve di Allegri vinceva partendo da una difesa di ferro. Oggi non è così, anzi”.

Un primo rinforzo per i bianconeri è già in arrivo: quel Filip Kostic che secondo Galeone “può facilitarti il passaggio al 4-4-2. A sinistra ci sa fare ed è meglio di Alex Sandro pure da laterale a tutta fascia”. Ma l’ex allenatore avverte: “Non è che basti lui a cambiare la squadra…Servirebbe un centrocampista d’ordine, più di Frattesi. Si parla di Paredes e andrebbe bene, anche perché Locatelli non è un regista. Può fare il mediano, l’interno, ma in mezzo nei tre non lo vedo bene. E poi un attaccante di sicuro”. A proposito di centravanti da settimane si vocifera del ritorno di Alvaro Morata, protagonista nell’amichevole di domenica 7 agosto con una tripletta. “Alvaro è tatticamente affidabile, può fare l’esterno nei tre d’attacco, la seconda punta, il vice Vlahovic. Con un acquisto risolvi almeno due problemi”.

La trattativa con il madrileni, però, è tutt’altro che semplice. “Stiamo parlando della Juve? Perché una Juve che mira a vincere lo scudetto e a ben figurare in Champions non può avere queste difficoltà ad accontentare l’allenatore. Altrimenti che si abbassi l’asticella, dicendolo chiaramente. Io ho discusso anche con Max: ‘Devi importi tu, i grandi allenatori hanno il diritto di farsi comprare dei giocatori’. Perché Guardiola, Conte e altri chiedono e ottengono e Allegri no?“. Le alternative possono essere Luis Muriel e Memphis Depay. “Sono giocatori completamente diversi da Morata… Alvaro tornava in difesa, a volte anche troppo. Muriel ce lo vedete ripiegare nella propria area? Io no”. Per la corsa allo scudetto secondo Galeone la favorita è il Milan: “Ha gioco e idee chiare. L’Inter ha aggiunto Lukaku e Asllani, che a me piace tantissimo. Poi se perderà Skriniar qualche problema può averlo. Ma la Juve… se lo segni pure: con questi giocatori lo scudetto non lo vince mai. Parola di Galeone”.

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