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Sonia Bruganelli e le molestie sul lavoro: “Se devo mandare una dipendente a un incontro preferisco siano in due, dico sempre loro di stare attente”

L'imprenditrice affronta il tema delle molestie sul lavoro, spiegando che lavorare nello stesso ambiente del marito Paolo Bonolis l'ha tutelata da questi spiacevoli episodi

di F. Q.

Le molestie sul luogo di lavoro sono una triste realtà che negli ultimi anni è venuta sempre più alla luce. Ne parla anche Sonia Bruganelli, a capo della SDL 2005, agenzia di scouting che si occupa dei casting di programmi tv. La moglie di Paolo Bonolis, che nelle ultime ore ha risposto a un fan circa lo stato di salute della sua storia d’amore proprio con il noto conduttore, ha spiegato di non essere mai stata vittima di molestie e discriminazioni sul posto di lavoro. “A 24 anni ho iniziato a lavorare nell’ambiente televisivo in cui avevo incontrato il mio fidanzato e futuro marito. Lavoravo con persone con le quali lavorava anche lui e forse questo mi ha un po’ tutelata. In generale, non mi sono mai trovata in situazioni di disagio”.

Intervistata da Leggo, la Bruganelli condivide i consigli che dà alle proprie dipendenti: “Nella mia azienda, lavorano perlopiù donne. Dico sempre loro di stare attente a come si propongono. A volte, è meglio rinunciare a una cena per evitare che il proprio comportamento sia male interpretato. Se devo mandare una dipendente a un incontro, preferisco siano in due. È una tutela per tutti”.

Sonia Bruganelli e le molestie sul lavoro: “Se devo mandare una dipendente a un incontro preferisco siano in due, dico sempre loro di stare attente”
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