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Donatella Rettore: “La mia prima volta con mio marito Claudio, 45 anni fa. Autoerotismo? Mai fatto, non ne ho avuto bisogno”

Ne ha parlato in un'accorata intervista doppia al Corriere della Sera, in cui, assieme al marito Claudio Rego, ha rivelato molti aneddoti intimi della sua vita privata

di F. Q.

Nei giorni scorsi aveva fatto preoccupare i suoi fan annunciando di essere positiva al Covid e di stare male per i sintomi, ora Donatella Rettore torna a parlare rassicurando sulle sue condizioni di salute ma, soprattutto, ripercorrendo la sua vita e il suo grande amore con il marito Claudio Rego, a cui è legata dal 1977. Lo ha fatto in un’accorata intervista doppia al Corriere della Sera, in cui, assieme al compagno, ha rivelato molti aneddoti intimi della sua vita privata. “Sto meglio, diciamo in lento miglioramento. La febbre è passata, io devo stare attenta perché sono fragile ma ho fatto quattro vaccini”, ha esordito l’artista ancora positiva al Covid.

Quindi ha iniziato a raccontare dell‘amore per il marito: “E pensare che all’inizio ho odiato Claudio”, ha rivelato. E lui ha confermato: “Aveva tutte le ragioni del mondo”. “Era il 1976, studio di registrazione. Io ero una ragazzina, aspiravo a Sanremo, facevo le selezioni per Castrocaro. Dovevo incidere, in sala incontrai Claudio”, ha ricordato. “Fui un vero cafone con lei”. “Mi disse: “Ahò, ma che vieni a fa, i cori?”, o una cosa simile. Mi infuriai e dissi a me stessa: “Con questo qui mai, manco una cena”. “È stata pura antipatia all’inizio – ha confermato lui -. Però sentivo che c’era qualcosa. Ci ha pensato la fortuna a farci incontrare di nuovo, mesi dopo, a Taranto. Allora le ho parlato. Quando sono tornato a Roma mi sono reso conto che m’ero preso una bella imbarcata”.

E Donatella: “La verità è che una volta questo povero cristiano ha rischiato la vita per me. Io ero a Foggia, mi pare, per delle date, lui stava facendo il servizio militare. Si fece dare tre giorni di licenza, prese un treno e un treno dell’epoca, perché mica c’era l’alta velocità. Dopo ore di convoglio arrivò e scoprì che doveva farsi alcuni chilometri a piedi, perché i collegamenti con il posto dove stavo io erano rari. In campagna. Con dei cani randagi che a momenti lo sbranavano. Ho capito allora che era quello giusto“.

Poi il capitolo autoerotismo, di cui Rettore parla nella sua ultima canzone, ‘Faccio da me’, insieme al giovane Tancredi: “Alt, io non l’ho mai fatto. Ma è vero, non ne ho mai avuto bisogno. E poi, scusa, stiamo insieme da quarantacinque anni, certo, abbiamo avuto i nostri alti e bassi, ma siamo sempre stati una coppia, che bisogno avrei avuto di fare da me?”. E proprio con Claudio Rego ha avuto la sua prima volta: “45 anni fa. Punto”.

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