È nel cuore pulsante del Medio Oriente, immersi tra le mille sfumature di deserti caldi – e non solo a livello climatologico – che la Giordania si propone come una delle terre migliori per un viaggio romantico, storico, escursionistico e di esplorazione. Che sia la capitale Amman, con le residenze della famiglia reale o la città perduta di Petra, la località portuale di Aqaba o le meraviglie paesaggistiche del Wadi Rum, il Paese offre l’imbarazzo della scelta in quanto a mete turistiche.

Lo sa bene Francorosso, che con la linea inTour propone esclusivi itinerari sulla Giordania, ispirati alle gesta degli esploratori di un tempo. Per ripercorrere le vecchie rotte degli archeologi, per scoprire cultura e tradizioni del luogo, per godersi un viaggio accompagnati da personale che parla italiano e con tutte le dotazioni di comfort del caso. Del resto, anche nel deserto, una vacanza rimane sempre una vacanza!

Andiamo alla scoperta dei luoghi più belli della Giordania dal punto di vista del visitatore occidentale.

Wadi Rum, la “Valle della Luna”

Più che un deserto, è una valle desertica. La precisazione sul Wadi Rum, magnifico esempio della monumentalità della Giordania, è necessario per circoscrivere una zona che si trova a metà strada tra le vette del Jebel Umm al-Dami e il Mar Rosso. Uadi è una parola araba usata per descrivere una vallata fluviale, un contesto dove spesso nomadi, pastori ed esploratori si ritrovavano per abbeverarsi a fonti incostanti, a carattere stagionale. La presenza umana nella zona non è però recente, anzi: uno dei siti più belli da scoprire è il Canyon Khaz’ali, dove delle raffigurazioni pittoriche – una sorta di Lascaux della Giordania – risalgono al periodo antecedente la nascita dell’Islam. È lo stesso Corano, libro sacro della fede musulmana, a citarne gli autori, i Thamudeni: la loro cultura della morte e artistica potrebbe per certi versi essere derivata da quella egizia, ma su queste iscrizioni si studia ancora oggi.

Il Giordano e il Mar Morto, sulle tracce della fede

Il vicino Oriente è la culla delle tre grandi religioni monoteiste: Cristianesimo, Islam ed Ebraismo. Alcuni dei luoghi che le fonti sacre narrano – la Bibbia e il Corano – affacciano in tutto o in parte sul territorio della Giordania e, oltre ai pellegrinaggi per i fedeli, permettono di conoscere territori dei quali si parla da migliaia di anni. È il caso del Giordano, il fiume nel quale, secondo la tradizione, Giovanni Battista battezzò Gesù Cristo, e che sfocia dopo un percorso lungo 5 nazioni (Libano, Israele, Siria, Palestina e Giordania) nel Mar Morto, altro luogo di devozione e natura mozzafiato. Sapevate che il suo vero nome è Yam ha-Melah, ovvero mare del sale? Infatti, il Mar Morto non è solo il lago più “basso” al mondo, ma anche uno dei più salini. L’enorme concentrazione di sale rende praticamente impossibile affondare, ed ecco perché in tanti lo scelgono per un’esperienza unica al mondo. Non solo: i sali e i fanghi del Mar Morto, grande circa due volte il Lago di Garda, sono un vero toccasana per reumatismi e problemi della pelle. Quando si dice vacanza di benessere, la Giordania può vantare il più grande Centro Benessere a cielo aperto al mondo!

Aqaba, tra windsurf e Lawrence d’Arabia

La Giordania, per pochissimi chilometri (35 circa) può vantare uno strategico sbocco sul Mar Rosso. È quello della città portuale di Aqaba, la cui conquista nel 1917 segnò la fama di Lawrence d’Arabia, l’ufficiale britannico sotto il quale gli arabi si ribellarono alla dominazione ottomana. Una città dall’aspetto moderno e dove i traffici con il resto del mondo restituiscono una dimensione ancor più internazionale a quello che è, di fatto, uno dei Paesi mediorientali più aperti al turismo. Se in molti la scelgono per i suoi magnifici fondali, perfetti per immersioni e snorkeling, altri rimangono affascinati dal suo lato più storico e da quello legato al benessere, con le tante SPA e resort che propongono trattamenti a base di sali del Mar Morto. Vera e propria colonna sonora delle notti di Aqaba è la musica dei Simsimiya, strumenti suonati un tempo dai pescatori che così annunciavano il loro ritorno sulla terraferma. Il museo archeologico di Aqaba è solo una delle tante testimonianze che racchiudono, nella realtà della città, tutta la storia del Medio Oriente e non solo. Infine, Aqaba è la città ideale per scoprire la cucina giordana, che mescola i classici sapori arabi a piatti di mare: da provare il bukhari, piatto di riso, carne, hummus e ghee oppure il dolcissimo Al-Hooh, una pasta sfoglia ripiena di nocciole o datteri, fritta e ricoperta di sciroppo.

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