Il Passante ferroviario di Milano resterà chiuso anche nei prossimi giorni. Non riprende la circolazione dei treni, a differenza di quanto prospettato settimana scorsa quando Trenord ne aveva annunciato l’interruzione. E nemmeno si sa quando il servizio ripartirà, dopo che lunedì la procura ha predisposto il sequestro di un tratto di binari con l’ipotesi di “pericolo di disastro ferroviario”. Lo stesso tratto che secondo Trenord è la causa del consumo anomalo registrato nelle ultime settimane sulle ruote di 35 convogli, poi ritirati dal servizio per la necessaria attività di manutenzione. Ma se l’agenzia Ansa ha fatto notare che la procura ha sequestrato solo un binario, lasciandone un altro libero e non precludendo dunque tutte le possibilità di circolazione, Trenord sostiene che “il passante è chiuso per disposizione delle autorità”. Mentre Rete ferroviaria italiana (Rfi), che ha in gestione i binari del Passante, ribadisce quanto detto nei giorni scorsi, cioè che “dalle verifiche fatte a oggi non risultano anomalie sull’infrastruttura. Continuiamo a indagare per capire quale sia il problema”.

Per martedì era previsto un incontro tra i tecnici di Trenord e Rfi che è stato rinviato ai prossimi giorni. Sulla data di riapertura del Passante non influiranno solo la durata del sequestro o i tempi necessari alla risoluzione di problemi all’infrastruttura eventualmente confermati. Ma anche i tempi di riparazione dei 35 convogli, che necessitano della tornitura delle ruote, ovvero la ricreazione del profilo del bordino che consente alla ruota di non uscire dalla rotaia. Così è difficile che il Passante riapra prima di due settimane.

Una situazione che renderà sempre più difficile la vita di viaggiatori e pendolari, alle prese con centinaia di soppressioni di corse da più di una settimana, anche prima che chiudesse il Passante. E i loro problemi, ancora adesso, non si limitano al Passante. Perché se Trenord comunica che la rimodulazione del servizio attuata dopo la sua chiusura “comporta ogni giorno la soppressione di 306 corse (196 totalmente e 110 parzialmente)”, le soppressioni riguardano anche altre linee. Lunedì 25, secondo il sindacato Orsa, sono state programmate circa 2.050 corse, contro un’offerta commerciale che a inizio estate era di 2.200 convogli. E di queste 2.050 ne sono state soppresse quasi 500, una su quattro. Ai cittadini lombardi, in sostanza, lunedì sono state offerte appena 1.550 corse, il 30% in meno dell’offerta ordinaria. “Si ha contezza della soppressione di centinaia di treni per altre motivazioni rispetto alla questione Passante, problemi manutentivi nonché cattiva gestione del personale – dice il segretario lombardo del sindacato Orsa Luca Beccalli -. Il problema della tornitura delle ruote è soltanto la punta dell’iceberg e, comunque, abbiamo notizie fondate che Trenord continui con la manutenzione per i treni di Italo-NTV”. Un’attività che toglie risorse alla manutenzione dei treni della stessa Trenord e che diventa oggetto di critica anche dei comitati dei pendolari, che in un comunicato congiunto si dicono “vittima dell’inadeguatezza della triade assessorato ai Trasporti di Regione Lombardia – Trenord – Rfi” e auspicano che una volta accertate le responsabilità che hanno portato alla chiusura del Passante “gli utenti vengano risarciti del danno subito”.

Con la prosecuzione dello stop ai treni del Passante, proseguono le modifiche di questi giorni alle cinque linee che lo attraversano. In particolare il servizio della linea S2 Seveso-Milano Rogoredo sarà sospeso totalmente. Sulla linea S5 Varese-Milano-Treviglio circolerà solo un treno ogni ora per direzione, grazie a un percorso alternativo in superficie. La linea S6 Novara-Milano-Pioltello/Treviglio avrà un treno all’ora per direzione, ma nella sola tratta da Novara alla stazione in superficie di Porta Garibaldi. Sulla linea S1 Saronno-Milano-Lodi i treni circoleranno solo nella tratta Lodi-Milano Rogoredo, con un convoglio ogni ora per direzione. Sulla linea S13 Pavia-Milano Bovisa, i treni circoleranno solo fra Pavia e Milano Porta Vittoria, sempre uno ogni ora per direzione

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