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Amazon Prime, il prezzo dell’abbonamento annuale si gonfia da 36 a 49,90 euro: “Abbiamo aggiunto intrattenimento digitale di qualità”

Il nuovo prezzo è già molto criticato sui social. L'azienda fa sapere che si tratta di un incremento dovuto al "generale e sostanziale aumento dei costi complessivi dovuti all'inflazione, che incide sui costi specifici del servizio Amazon Prime in Italia. Tutto si basa su circostanze esterne, fuori dal nostro controllo”

di Luca Guarneri

Una semplice mail. Amazon Prime ha avvisato così tutti i suoi iscritti dell’aumento previsto dal 15 settembre 2022 sul prezzo dell’abbonamento. Un incremento non di poco conto, per giunta. Il motivo? “Un aumento generale e sostanziale dei costi complessivi dovuti all’inflazione, che incide sui costi specifici del servizio Amazon Prime in Italia. Tutto si basa su circostanze esterne, fuori dal nostro controllo”. Insomma, l’abbonamento annuale avrà costerà il 38% in più.

Amazon Prime, le nuove tariffe
Dal 15 settembre dunque l’abbonamento Prime mensile passerà dagli attuali 3,99 a 4,99 euro al mese, mentre il pacchetto annuale passerà da 36 a 49.90 all’anno, con uno stacco di 13,90 euro al piano. La stessa regola sarà valida anche per gli abbonamenti dedicati agli studenti: il prezzo dell’abbonamento Prime Student mensile aumenterà da 1,99€ a 2,49€ al mese e il prezzo dell’abbonamento Prime Student annuale aumenterà da 18,00€ a 24,95€ all’anno. La mail inviata da Amazon agli utenti ricorda i servizi contenuti all’interno di Amazon Prime: “Abbiamo ampliato la selezione di prodotti disponibili con consegna Prime veloce illimitata, senza costi aggiuntivi; abbiamo attivato e migliorato la consegna di generi alimentari da Amazon Fresh; e abbiamo aggiunto sempre più intrattenimento digitale di qualità, come serie TV, film, musica, giochi e libri. In particolare, Prime Video ha ampliato la raccolta di serie e film Amazon Originals e ha attivato l’accesso allo sport dal vivo, come la UEFA Champions League”.

Prime Video, le novità del 2022: un’offerta davvero ampliata?
È stata presentata a Roma qualche giorno fa la nuova programmazione di Prime Video. Intrattenimento, reality show, sport e musica saranno gli ingredienti principali al centro dell’app. A parlare delle novità è stato il country Manager di Prime Video, Marco Azzani: “Un servizio di streaming che vuole offrire ai propri spettatori un viaggio nell’intrattenimento a 360°”. In arrivo sono previste oltre 15 produzioni italiane. Un nuovo docu film incentrato sulla vita di Mahmood dal titolo “Ja ti la Crediasa Crasa”, il ritorno della seconda stagione di The Ferragnez che racconta la vita ‘oltre i social’ di Fedez e Chiara Ferragni. E ancora il ritorno della terza stagione di “Lol” e lo spin off natalizio Lol XMAS Special. Immancabile la presenza di Lillo Petrolo con la comedy “Sono Lillo”, uno special comico e con il film “Kung Fu – Grosso guaio all’Esquilino”, la cui uscita è prevista nel 2023. Riconfermatissime le produzioni Celebrity Hunted (giunto alla terza edizione) e Dinner Club 2 con Carlo Cracco, Antonio Albanese, Paola Cortellesi, Marco Giallini e Luca Zingaretti. Spazio alla comicità anche grazie a Pintus (protagonista di uno special comico) e Maccio Capatonda con “Prova prova sa sa”, spettacolo di improvvisazione insieme a Frank Matano, Edoardo Ferrario, Aurora Leone e Maria Di Biase. Tanti film italiano e, punta di diamante, lo sport con l’esclusiva della Champions League. Vale, insieme al pacchetto Prime, l’aumento dei prezzi?

Al contrario di Netflix, Amazon Prime modifica il prezzo per la prima volta dal 2018. Un aumento già molto contestato sui social. È legittimo? Secondo la clausola 5 dei Termini e Condizioni Amazon Prime sì: “Le ragioni di questa modifica sono relative a un aumento generale e sostanziale dei costi complessivi dovuti all’inflazione, che incide sui costi specifici del servizio Amazon Prime in Italia e si basano su circostanze esterne, fuori dal nostro controllo”. L’azienda leader nelle consegne online ha già aumentato il costo dell’abbonamento annuale di 20 dollari negli Stati Uniti, passando dai 119 ai 139 dollari in totale (+17%) mentre per la tariffa mensile si era passati dai 12,99 ai 14,99 dollari mensili. Quanti iscritti cambieranno idea entro il 15 settembre?

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