Due persone uccise e almeno ventuno feriti. E’ il bilancio di una sparatoria avvenuto nella notte tra venerdì e sabato in un bar del centro di Oslo. Tutto questo mentre la capitale norvegese si preparava per la parata annuale del Pride. Secondo la ricostruzione dei testimoni, un uomo – il sospettato è un cittadino norvegese di origini iraniane di 42 anni che è stato arrestato dalla polizia – è giunto all’ingresso London Pub, noto locale gay della capitale norvegese, e dopo avere estratto dalla borsa una pistola ha iniziato a fare fuoco contro i presenti. L’antiterrorismo norvegese fa sapere che si indaga per “atto di terrorismo islamista“.

Le testimonianze – “Sembrava una scena di guerra, con numerose persone a terra con ferite alla testa”. E’ il racconto fatto ai media norvegesi da parte di un testimone della sparatoria. “Il killer era molto determinato, soprattutto su dove mirare. Quando ho capito che era una cosa seria sono scappata. C’era un uomo sanguinante disteso per terra” ha aggiunto una donna. La sparatoria, che è avvenuta intorno all’una di notte al club gay London Pub, ha coinvolto anche altri due locali vicini: il jazz club Herr Nilsen e un punto vendita di cibo da asporto. Due le armi da fuoco che sono state sequestrate al sospettato della sparatoria, arrestato quasi immediatamente. “Ora tutto indica che questo gesto è stato commesso da una sola persona” ha detto il portavoce delle forze dell’ordine Tore Barstad in conferenza stampa, spiegando che il motivo non è ancora noto e che non è chiaro se la sparatoria avesse qualche collegamento con la parata del Pride.

Annullato il Pride – Gli organizzatori dell’Oslo Pride comunque hanno annunciato che, su consiglio delle forze dell’ordine, hanno deciso di annullare la manifestazione prevista per sabato pomeriggio (25 giugno). “L’Oslo Pride esorta tutti coloro che hanno pianificato di partecipare o di assistere alla parata a non presentarsi – si legge sulla pagina Facebook ufficiale dell’evento – tutti gli eventi sono stati cancellati”. Secondo il primo ministro Jonas Gahr Stoere “la sparatoria fuori dal London Pub a Oslo questa sera è stata un attacco crudele e profondamente scioccante contro persone innocenti“. La Norvegia in passato ha subito violenti attacchi da parte di estremisti di destra, tra cui una delle peggiori sparatorie di massa in Europa nel 2011, quando Anders Breivik ha ucciso 69 persone sull’isola di Utoya dopo aver fatto esplodere una bomba a Oslo che ha causato otto morti. Nel 2019, un altro estremista di destra ha ucciso la sua sorellastra e poi ha aperto il fuoco in una moschea, ma è stato fermato prima che qualcuno fosse ferito.

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