Il conduttore Piero Chiambretti ha citato davanti al Tribunale di Torino l’ex compagna Federica Laviosa, mamma di sua figlia Margherita, per chiedere “la modifica delle condizioni di affidamento e di mantenimento della figlia”. Il presentatore torinese ha chiesto al giudice della settima sezione civile di ridurre il contributo al momento versato da 3.000 a 800 euro al mese.

A fronte di entrate dimezzate, come dimostrato dalle dichiarazioni dei redditi degli ultimi cinque anni: dai 55 mila euro al mese del 2017 ai 26 mila percepiti nel 2021. Da qui la richiesta di modificare l’accordo trovato a dicembre 2016, un atto davanti al giudice necessario dopo la mancata intesa tra i due ex. La notizia è stata resa nota dal Corriere della Sera che sottolinea che alla base della decisione di Chiambretti, almeno secondo quanto sostenuto nel ricorso, ci sarebbe anche il sospetto, o l’accusa, che la donna “utilizzi il contributo di mantenimento per le sue personalissime esigenze”.

Il legale dell’artista cita anche la scadenza del contratto con Mediaset, conclusosi a maggio con la fine della trasmissione “Tiki Taka“. “Senza alcuna previsione di rinnovo“, almeno questo risultata la scorsa primavera, al momento del ricorso. La coppia non aveva mai convissuto, la figlia era nata il 26 maggio 2011, dopo la rottura Laviosa si era trasferita prima a Parma e poi a La Spezia, sua città natale. In ultimo la decisione di trasferirsi a Torino, in un appartamento non lontano da quello di Chiambretti. La prima udienza è fissata per oggi, 20 giugno, a palazzo di giustizia davanti al giudice relatore Isabella Messina. Il conduttore assicura l’intenzione di assicurare alla figlia le abitudini di sempre, nonché la disponibilità a far fronte a qualsiasi circostanza per il benessere di sua figlia.

“Avremmo potuto parlarne senza arrivare a questo punto, senza finire in tribunale. È spiacevole e si sarebbe potuto evitare. Pensi che un accordo l’avevamo anche trovato. Ognuno ha il suo carattere, il suo modo di reagire alle situazioni. Dopo una relazione tanto lunga, un grande amore, è brutto che tutto finisca in questo modo”, il commento amaro di Laviosa arriva in un’intervista al quotidiano La Stampa. L’ex compagna di Chiambretti replica anche all’accusa di utilizzare il contributo di mantenimento per esigenze personali: “Non è vero nulla, ho presentato anche gli estratti conti. Sono una persona normale, che vive una vita normale con la sua bambina. Ho una bella casa in centro città. Ma non c’è altro. Ho combattuto e combatto ancora contro tanti pregiudizi. In molti pensano che con Chiambretti volessi sistemarmi. Come si dice, volessi “appendere il cappello al chiodo”. Non è vero niente. È stato un grande amore“.

“Mi sono spostata perché mia figlia potesse stare vicino al padre e per evitarle lunghi viaggi in auto da La Spezia. Anche se qui mi sono ritrovata da sola, senza nessuno. Ho lavorato come commessa e ho cresciuto la mia bambina. Lo faccio ancora ora, senza tata fissa. L’unica cosa che mi preme è bene della piccola. E che non consideri mai suo padre un ‘cattivo padre'”, conclude la donna. Ora toccherà alla giustizia.

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