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“Con tutti i problemi che ci sono perché parlate del matrimonio di Matano?”: caro Francesco Benigno, proviamo a spiegartelo

È importante perché uno dei volti di punta di Rai1 (e del Tg1) ci ha messo la faccia. In una tv molto più ipocrita di quanto appaia, in cui i gay sono sì “tollerati” ma quasi sempre imbrigliati in cliché precisi, relegati a parlare di gossip e di look, oppure posizionati in ruoli ancillari (la spalla, il migliore amico di), Matano ha fatto un passo oltre esponendosi

di Francesco Canino

Appena il tempo di archiviare i festeggiamenti per il matrimonio di Alberto Matano con Riccardo Mannino ed è già tempo di polemiche. Piccole, scomposte e un po’ populiste. “C’è una guerra, una pandemia, ci sono referendum ed elezioni, migliaia di problemi, gente che muore di fame. Ed è da ieri che leggo in tutte le testate la notizia in prima pagina: Alberto Matano si è sposato“, tuona via social Francesco Benigno, l’attore siciliano lanciato da Mery per sempre di Marco Risi, protagonista da vent’anni di film e fiction e pure candidato alle elezioni comunali di Palermo, nel 2017, con la lista Centro Destra per Palermo (fu un flop: appena 157 voti presi). “Con tutto il rispetto e l’affetto che posso avere per Matano, secondo voi la notizia più importante è che si sposa?”, chiede sdegnato ai suoi follower, a social unificati. Con tanto di immancabile attacco ai giornalisti: “O voi siete schiavi di un certo sistema o pensate che noi siamo così cretini da pensare con tutti i problemi che abbiamo, la notizia da prima pagina sia il matrimonio di Matano”.

In attesa di scoprire quale sia questo “certo sistema” cui si riferisce l’attore – che precisa di non avere nulla contro Matano: “Faccio gli auguri a lui e al suo compagno, ho massimo rispetto per loro” -, basta poco per provare a capire invece come funziona il gossip. Al centro della scena, e dunque dei siti e delle prime pagine dei giornali, ci stanno i personaggi del momento, quelli che hanno qualcosa da dire, quelli che attirano curiosità, quelli che provocano e che suscitano reazioni contrastati. Non bene o nel male. Perché non tuonate allora contro il matrimonio di Britney Spears con Sam Ashagri o contro quello di Kevin Prince Boateng con Valentina Fradegrada, nel Metaverso, celebrato da Enzo Miccio? Eppure, sono giorni che se ne parla e se ne discute sui social e su tutti i siti. C’è però una sostanziale differenza che spiega l’eco mediatica dell’unione civile di Matano con Mannino, dopo quindici anni di amore, e l’ha sintetizzata bene Mara Venier, l’officiante delle nozze: “È un messaggio culturale ben preciso e io sono felice di aver fatto il possibile perché questo matrimonio avvenisse”. Tradotto: è importante perché uno dei volti di punta di Rai1 (e del Tg1) ci ha messo la faccia. In una tv molto più ipocrita di quanto appaia, in cui i gay sono sì “tollerati” ma quasi sempre imbrigliati in cliché precisi, relegati a parlare di gossip e di look, oppure posizionati in ruoli ancillari (la spalla, il migliore amico di), Matano ha fatto un passo oltre esponendosi. Ed ecco perché è importante che del suo matrimonio si sia parlato. E tanto. Non è solo una semplice notizia di costume ma ha un valore diverso, quasi politico. Lo hai detto lo stesso Matano, alla vigilia delle nozze di sabato, ed è la risposta indiretta a tutte le inutili polemichette strappa like: “Forse il messaggio di rifiuto della ghettizzazione e il tentativo di affermare la normalità di ogni scelta sessuale sta passando. Non percepisco attorno alla scelta mia e di Riccardo nessuno stupore, nessuna morbosità. Siamo travolti dall’affetto di persone che capiscono che siamo due anime che si sono cercate e trovate. Due persone che si amano. Tutto qui. Ed è bello”.

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