Una cena di oltre quattro ore per fare il punto sui temi più delicati dell’agenda europea. Emmanuel Macron ha ricevuto Mario Draghi la sera dell’8 giugno e il faccia a faccia si è concluso poco dopo la mezzanotte. Un’occasione per ribadire l’intesa tra Francia e Italia, alla vigilia dell’intervento di questa mattina del presidente del Consiglio italiano per l’apertura del Ocse.

Secondo le ricostruzioni, durante la cena di lavoro all’Eliseo, i due leader hanno fatto il punto sui prossimi vertici del G7 e della Nato, in programma a fine mese, e sul Consiglio europeo del 23 e 24 giugno a Bruxelles. Al centro dei temi affrontati, gli sviluppi della guerra in Ucraina e il sostegno a Kiev, la sicurezza alimentare, il rafforzamento dell’autonomia europea in materia di Difesa e di Energia, nell’ottica di una strategia energetica diversificata e di una minore dipendenza energetica dalla Russia. In particolare, per quanto riguarda Kiev, c’è stato un confronto sulla strategia da adottare sul fronte europeo: come ricostruito da Repubblica, da una parte Draghi ha espresso il suo “pessimismo” sulle reali intenzioni di Putin di voler andare al tavolo delle trattative e ha ribadito il suo favore perché l’Ucraina sia formalmente accettata nell’Unione europea; dall’altra Macron ha parlato dell’importanza che Mosca “non esca umiliata” e sostenuto il suo concetto di “comunità politica” europea, nella quale potrebbe rientrare in breve tempo anche Kiev.

Ma durante la cena si è parlato anche di un ipotetico Recovery 2. Come riferito dal consigliere del presidente francese Alain Mic a Repubblica, “il primo è stato fatto sul Covid” e “ora potrebbe essere la Difesa comune uno dei grandi temi che Macron vuole portare avanti”. E conclude: “Un Recovery 2, con una maggiore integrazione dell’Eurozona, potrebbe blindare anche il rischio Italia che l’avvicinarsi delle elezioni politiche fa temere”. E in questa ottica, l’Eliseo “si auspica” che “l’Italia mantenga una leadership come quella di Draghi” e così “Francia e Sud dell’Ue” potrebbero essere “un blocco molto potente”.

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