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Greta Gila non è mai stata una trafficante di droga. Scagionata Miss Ungheria (e risarcita dallo Stato italiano)

La sua è una vicenda kafkiana. Nel 2019 viene fermata in un albergo a Fiumicino. Ha fatto scalo a Roma e si accinge a ripartire per Tokio, dove la attende il set di un servizio fotografico. Cena insieme a un emissario dell’agenzia che l’ha scritturata. Torna in camera e la serata sembra conclusa lì...

di Simona Griggio

Greta Gila è innocente. La bellissima Miss Ungheria non è mai stata una trafficante di droga. E ora che finalmente è stata scagionata dal reato, ha ottenuto un risarcimento dallo Stato italiano. La sua è una storia da film. La modella, che oggi ha 25 anni, viene arrestata nel 2019, accusata di essere una spacciatrice di droga. Rimane in galera due mesi e mezzo. Poi la verità emerge. Greta non c’entra nulla, è innocente. Scagionata da tutte le accuse, ha ricevuto negli ultimi giorni 22 mila euro. E’ “l’equo indennizzo” che la legge italiana riconosce a chi viene incarcerato ingiustamente. Quei due mesi e mezzo, però, hanno devastato la sua esistenza. Adesso che l’incubo è finito si sfoga: “E’ stata un’esperienza dura ma ho ricevuto anche tanta solidarietà, ne sono uscita per la capacità di non perdermi d’animo”.

La sua è una vicenda kafkiana. Nel 2019 viene fermata in un albergo a Fiumicino. Ha fatto scalo a Roma e si accinge a ripartire per Tokio, dove la attende il set di un servizio fotografico. Cena insieme a un emissario dell’agenzia che l’ha scritturata. Torna in camera e la serata sembra conclusa lì. Ma la raggiunge una collaboratrice dell’uomo, una costumista, con la quale deve definire un ultimo dettaglio. Quest’ultima però è pedinata dalla Finanza. Perché? In una valigetta nasconde 11 chili di cocaina. Da tutto il giorno viene inseguita.

In quel momento, per Greta Gila, si spalanca il baratro. Non sa niente, non è per nulla coinvolta in quel traffico di droga. Quando i finanzieri fanno irruzione, è al telefono con i genitori per scambiarsi la buonanotte. Ma finisce lo stesso in manette. Nessuno le crede. Quali sono le prove contro di lei? Gli inquirenti dicono che l’appuntamento tra le due donne era concordato, che in quell’occasione Greta ha consegnato alla sua interlocutrice un biglietto aereo, consapevole del traffico di droga. Ma quel biglietto, in realtà, non risulta nemmeno tra gli oggetti sequestrati nella perquisizione. Gila è nell’inferno di una cella. Ci rimane da marzo a giugno 2019. Ben 74 giorni. Ma non è ancora finita. Torna in libertà con l’obbligo di firma: deve recarsi ogni giorno in un posto di polizia, per provare che non sta cercando di allontanarsi. In quel periodo trova dei lavoretti. Cameriera in un pub, commessa in un negozio di moda. Lo ammette: “Mi ha aiutato il fatto di parlare diverse lingue e, certo, anche il mio aspetto mi ha avvantaggiato”.

Poi, passato quel semestre nerissimo, torna in Patria. Non fa più la modella. E’ troppo scossa. Si dedica alla pittura, si iscrive a un corso di arte. Scuote il capo: “La mia carriera è stata rovinata”. In collegamento con la trasmissione tv “Storie italiane” rincara la dose: “Oggi sono traumatizzata, non riesco a prendere l’aereo e ho smesso di fare la modella. Non sento più fiducia nel prossimo”. Davanti alle telecamere si presenta con un sobrio girocollo nero, i capelli biondi sciolti, due braccialetti d’argento. Fissa l’obiettivo sicura con i suoi occhi azzurrissimi. Con il suo avvocato aveva chiesto 100 mila euro di risarcimento. Ne ha ottenuti 22 mila, che sono comunque di più di quello che la legge stabilisce come minimo in questo genere di casi. Ma ha dovuto scansare un ultimo pericolo: la procura generale ha sostenuto che l’equivoco si era creato per la sua “leggerezza”. I giudici dicono il contrario: ha agito in modo estremamente prudente e che non le si può imputare nulla. E questo “dal punto di vista morale è importante anche per la famiglia”, spiega ora l’avvocato Massimiliano Scaringella, che l’ha assistita.
Oggi, a giudicare dalle foto del suo profilo Facebook, sembra serena. Il 27 aprile scrive in un post, alle otto del mattino, questa frase in francese: “Gioioso anniversario amore mio”. E le immagini con il suo compagno la ritraggono innamorata e felice.
Basterà quest’amore a ridarle ciò che le è stato tolto? La bellezza è rimasta intatta. Ma forse Greta Gila non pensa più a fare la Miss. La vita con lei non è stata generosa.

Greta Gila non è mai stata una trafficante di droga. Scagionata Miss Ungheria (e risarcita dallo Stato italiano)
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