La Moldavia ha convocato l’ambasciatore russo a Chisinau, dopo le dichiarazioni dei vertici militari di Mosca sulla volontà di conquistare tutta l’Ucraina meridionale per avere anche una “via d’accesso” alla regione separatista filorussa della Transnistria. Lo riferisce il ministero degli Esteri moldavo, che ha parlato di “profonda preoccupazione“.

Nelle scorse ore si era infatti espresso Rustam Minnekayev, comandante ad interim del distretto militare centrale russo: aveva sottolineato che, a partire dalla seconda fase dell’invasione, le truppe russe avrebbero puntato a “prendere il pieno controllo del Donbass e dell’Ucraina meridionale” per ottenere “l’apertura di un corridoio terrestre verso la Crimea”, cioè la penisola sul Mar Nero che Mosca si è di fatto annessa nel 2014 con un’invasione di uomini armati e senza insegne di riconoscimento, violando così il diritto internazionale. E Minnekayev aveva aggiunto: “Il controllo sull’Ucraina meridionale è un’altra via d’accesso alla Transnistria, dove pure si evidenziano episodi di discriminazione contro i residenti russofoni”.

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