Musica

FQ New Generation, la nostra rubrica sulla nuova musica da tenere d’occhio: Santi Francesi, Imen Siar e Olly

La Generazione Z (e non solo) esprime la propria musica anche attraverso altri canali tradizionali: da TikTok a Instagram, passando per la gavetta tradizionale fatta di tante prove, canzoni nel cassetto, senza fretta né ansia da prestazione. Un sogno? No, il vento sta cambiando

di Andrea Conti

SANTI FRANCESI, SIGNORINI MOLTO ELEGANTIAlessandro De Santis (voce solista, chitarra e ukulele) e Mario Francese (cori, tastiere, synthesizer e basso elettrico sono i Santi Francesi. Con il precedente nome The Jab, nel 2017 hanno partecipato ad Amici di Maria De Filippi e dopo l’esperienza televisiva hanno pubblicato l’album “Tutti Manifesti”. Adesso Alessandro e Mario hanno preso una direzione musicale precisa e differente con “Signorino”, prodotto da Dade e gli archi di Rodrigo d’Erasmo. “Signorino è una parola dolcissima ed elegante, che richiama a una dimensione giocosa dell’esistenza. Bene, mi sono detto, anziché escludere, includiamo: anche io sono giovane e non sposato, e allora anch’io sono un Signorino. – Ci racconta Alessandro – La canzone quindi vuole essere una proposta di seduzione giocosa, un’inversione di prospettiva, una gentile rivoluzione lessicale, che promuove una forma di mascolinità positiva, non strettamente legata ai dogmi del passato”. Sul nome d’arte: “Ci è stato servito su un piatto d’argento dal caso. Ci siamo imbattuti in articoli e approfondimenti sui Santi Francesi che, per la tradizione medievale francese, sono dei santi inventati al solo scopo di organizzare delle feste per omaggiarli. Una costruzione pagana secondo gli stilemi del sacro. Anche noi, dopo questo lungo periodo di stop, vogliamo diventare una di quelle scuse per festeggiare. Non da meno, i nostri cognomi sono rispettivamente De Santis e Francese. Il gioco funziona”. Giudizio: eleganti e cool – Voto 8

IMEN SIAR, LA NUOVA SCOMMESSA DI TIZIANO FERRO – La storia di Imen Siar sembra una favola. Nata in una famiglia di fede musulmana e di origine marocchina, è cresciuta a Milano prima di trasferirsi a Londra nella tarda adolescenza. La cantante ventiduenne ha sempre sognato di cantare mentre lavorava in una catena di fast food nel sud di Londra. Sui social ha postato dei video mentre cantava con un mocio durante le pause dal lavoro. Il suo talento è stato scoperto da Tiziano Ferro e dall’etichetta newyorkese icons+giants. Il primo singolo è Lonely People. “Una canzone che nasce dal porre fine la solitudine forzata – ci dice Imen -, proprio perché credo che in questo momento le uniche cose più contagiose del Covid sono l’isolamento e la solitudine stessa. Vorrei che con la mia musica la gente si senta meno sola e che nessuno si senta escluso. Per questo abbiamo deciso di incidere in inglese per arrivare a più persone possibili. A fine mese, il 29 aprile, invece arriverà la versione in italiano firmata da Tiziano Ferro che sta curando anche il mio disco. Per il mio futuro non mi precludo alcuna possibilità, anche il Festival di Sanremo. Penso che se la vita ci pone davanti a delle prove possiamo sempre imparare qualcosa di nuovo. Ho aspettato abbastanza adesso voglio farmi ascoltare”. Giudizio: voce incantevole – Voto 9

OLLY, LA NUOVA SCUOLA GENOVESE TRA AMORE E SENTIMENTOFederico Olivieri, in arte Olly, classe 2001 di origini ligure, spazia tra il rap e il pop. Nel 2016 pubblica alcuni brani su Soundcloud e si esibisce live in diversi locali, distinguendosi all’interno della scena rap genovese. Da quel momento non è fermato più. “Un’altra volta” è il suo ultimo singolo. “Nel tempo ho preso l’abitudine di allontanarmi da ciò che già in passato non ha funzionato. Con questa traccia ho voluto toccare questo tasto: cercare di recuperare e ricostruire ciò che in passato mi ha fatto sentire pieno di vita, anche se non ha funzionato. – ci spiega Olly – Mi sono sempre reputato una persona abbastanza sensibile e parlo tanto d’amore nei miei testi”. La copertina del singolo lo raffigura sanguinante: “Frutto del flusso creativo con il mio art director. Volevo un qualcosa che rappresentasse anche le mie emozioni da qualche tempo a questa parte. Così è partita tutta la narrativa sui social e uscire dagli schemi”. Da segnalare anche un altro brano “Scuba diving” che racconta della necessità di proteggere il proprio spazio, la propria intimità, difenderla da una realtà “che tende a ingabbiarci e vincolarci all’interno di luoghi comuni. Nasce dalle difficoltà di un ragazzo di 20 nel capire come funzionano le cose e sto scoprendo molte cose del mondo e della mia città Genova attraverso le mie esperienza lavorative. Alcuni rapporti si perdono alla mia età e altri diventano sempre più complicati. Mi danno fastidio le persone che per convenienza sono sempre presenti e poi quando tu hai bisogno scompaiono”. La direzione musicale di Olly è cambiata ed ora è più definita grazie alla direzione musicale e la produzione di JVLI. Giudizio: talento da scoprire – Voto 8

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