La guerra in Ucraina continua ad andare avanti con estrema crudeltà. Le immagini della strage di civili nella città di Bucha hanno nuovamente spezzato il velo di ipocrisia e falsità creato da Putin sul resto del mondo e sulla stessa Russia.

Dopo oltre un mese di bombardamenti il mondo sembra ormai quasi abituato alle atrocità commesse dai russi nei confronti del popolo ucraino.
Ogni vita spezzata è un crimine enorme contro la sacralità della vita.
Ogni bambino ucciso è un delitto che porta via dal Mondo sogni, speranze e possibilità.
Ogni anima portata via dalla Terra è una perdita di gioia e fratellanza.
Ogni madre ammazzata è un omicidio contro natura e contro ogni principio naturale.
Ogni padre sepolto dalle bombe del criminale Putin porta via alla famiglia un punto di riferimento fondamentale per la comunità.
Ogni minuto che passa senza una tregua uccide le vite, le speranze, le prospettive, le emozioni di un popolo libero e sovrano.
Questo dovrebbe essere oggettivo e senza distinguo.

Nonostante questo dobbiamo essere torturati culturalmente da chi vuole cercare visibilità ad ogni costo e da chi vuole giustificare il demonio Putin. Incredibile. E succede come durante la pandemia: la guerra uccide le vite e l’ignoranza uccide il buon senso e la ragionevolezza. Siamo costretti ad ascoltare nei social, nelle trasmissioni e leggere nei giornali interventi di personaggi a cui viene dato spazio non per diritto di replica o di libera opinione ma solo per alimentare polemiche. Polemiche che però vengono alimentate ad arte da un filo che generalmente arriva direttamente al Cremlino.

Come non ricordare, poi la polemica pretestuosa, ridicola e fasulla creata da Conte e dalla Lega sulle armi. Bisognerebbe ricordare, oltre al fatto che i governi Conte hanno ratificato le decisioni della Nato e aumentato più di tutti le spese militari, che il governo gialloverde fece la riforma sulla legittima difesa. Questo piccolo e dimenticato esempio dovrebbe essere utili per capire quanta ipocrisia esista in certi politicanti dei social.

La riforma, cosiddetta Salvini del marzo 2019, votata dai 5Stelle e dalla Lega ha sostanzialmente sancito che
“se taluno usa un’arma legittimamente detenuta o altro mezzo idoneo al fine di difendere la propria o la altrui incolumità, i beni propri o altrui, quando non vi è desistenza e vi è pericolo di aggressione” la difesa sarà considerata legittima. Affinché scatti la scriminante non è necessario che il ladro abbia un’arma in mano, bensì è sufficiente la sola minaccia di utilizzare un’arma e non è necessario che la minaccia sia espressamente rivolta alla persona.

Insomma, non dimentichiamo le foto di Salvini con le armi e la legge voluta dal primo governo Conte. E non dimentichiamo tutte le problematiche che questa legge ha creato.

Se dovessimo utilizzare il principio di questa legge e trasportarlo – con le dovute differenze – alla guerra in Ucraina, la logica ci avrebbe dovuto far avere un Conte e un Salvini in prima linea per aiutare il popolo invaso. Se un cittadino è autorizzato ad usare le armi contro chiunque aggredisca o ponga in percolo la propria incolumità soprattutto all’interno della propria abitazione, perché non si dovrebbe difendere da un criminale invasore? E per quale motivo se vuoi armare i cittadini del tuo paese contro i ladri non vuoi aiutare un popolo vicino a difendersi dalle bombe e dai proiettili di chi ti invade?

Ecco, potrà sembrare un paragone azzardato ma se si estrapola il principio logico che vi è dietro si capisce benissimo la grande ipocrisia del duetto sempre vivo Lega-Conte. Questa è la realtà. Ogni parola, ogni pensiero, ogni se, ogni ma, ogni si ma l’America, sì ma la Nato, si ma l’Europa uccide un cittadino ucraino. Con i criminali di guerra, o in generale, non possono esserci più mezze misure. Le sanzioni non possono più essere graduali o camuffate. Le sanzioni siano definitivamente massime. Per il gas non ci possono essere tentennamenti. Meglio una vita salvata che un po’ di freddo in più per noi.

Putin e i suoi giochetti contro l’umanità non possono più essere sopportati e indirettamente supportati. La storia ci farà vergognare di questo. Il popolo ucraino sta dimostrando forza, coraggio e orgoglio ma ora ci vuole più coraggio da parte della comunità internazionale. Non è un film o una trasmissione tv che guardiamo e poi tranquillamente cambiamo canale. In Ucraina la guerra continua anche se ci stiamo abituando.

Ed allora basta gas russo. Basta aspettare.
Ogni vita salvata potrà cambiare il mondo.

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