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Pizze contaminate da escherichia coli, Nestlè precisa: “Non si tratta dei prodotti a marchio Buitoni venduti in Italia”. Non confermata la correlazione con la morte di due bambini

Da fine febbraio in Francia c'è una recrudescenza di casi di SHU (Sindromi emolitiche e uremiche) legate a una contaminazione da E-Coli. I casi provocano insufficienza renale e si manifestano nei bambini. Secondo Santé Publique France, i casi registrati sono 75 fra 1 e 18 anni di età. Secondo Le Monde il batterio potrebbe aver contaminato l'impasto della pizza venduta con il marchio Fraîch’Up

di F. Q.

Le pizze surgelate che sarebbero responsabili della morte di due bambini sono commercializzate in Francia con il marchio “Fraich’Up“. Le autorità parlano di decine di bambini malati e due deceduti a causa del batterio Escherichia coli. Da fine febbraio nel Paese c’è una recrudescenza di casi di SHU (Sindromi emolitiche e uremiche) legate a una contaminazione da E-Coli. I casi provocano insufficienza renale e si manifestano nei bambini. Secondo Santé Publique France, i casi registrati sono 75 fra 1 e 18 anni di età. Due bambini sono morti, anche se il legame con il consumo della pizza surgelata non è confermato: secondo quanto riportato dal quotidiano Le Monde è possibile che il batterio abbia contaminato l’impasto della pizza.
. E dopo il richiamo in delle pizze ‘Fraîch’Up’ motivato dalle autorità francesi da legami con diversi casi gravi di Escherichia coli nel paese, Nestlé Italiana “desidera precisare che il richiamo delle pizze surgelate non riguarda i prodotti a marchio Buitoni venduti in Italia”. “Confermiamo pertanto che tutti i nostri prodotti venduti in Italia – spiegano dal gruppo – sono sicuri e adatti al consumo. Precisiamo che il richiamo delle pizze surgelate Fraîch’Up in corso riguarda esclusivamente le referenze di questa gamma prodotte e commercializzate in Francia. Le pizze a marchio Buitoni prodotte nello stabilimento di Benevento vendute nel nostro Paese non hanno alcuna attinenza con questo richiamo”.

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