I dipendenti Amazon di Staten Island, uno dei cinque distretti di New York, hanno votato a favore della creazione del primo sindacato del gigante dell’ecommerce negli Stati Uniti. Nella consultazione interna si sono espressi in 2.654 (il 55%) a favore della neonata Amazon Labor Union, mentre 2.131 lavoratori (il 45%) hanno rifiutato l’offerta. Secondo il National Labor Relations Board, che ha supervisionato il processo, ha votato circa il 57% degli 8.300 dipendenti che ne avevano diritto: i voti contestati sono 67, non sufficienti a ribaltare il risultato. L’esito non sarà comunque ufficializzato prima dell’8 aprile, quando scadrà il termine per la presentazione di ricorsi da pate dell’azienda o del sindacato.

I promotori della consultazione hanno ingaggiato una battaglia corpo a corpo con il gigante di Jeff Bezos, che dà lavoro a oltre un milione di persone negli Usa e si è sempre opposta alla costituzione di rappresentanze sindacali. Nello stesso tempo un altro voto dei lavoratori del colosso dell’e-commerce a Bessemer, in Alabama, si è opposto alla costituzione del sindacato con 993 voti contrari e 875 favorevoli, ma nei prossimi giorni dovranno essere riconteggiate ben 416 schede contestate che potrebbero rivoluzionare l’esito. Anche la Casa Bianca plaude alla creazione del sindacato a New York: “Il presidente è felice che i dipendenti possano essere ascoltati. È sempre stato un sostenitore del diritto dei lavoratori di organizzarsi per un lavoro migliore e una vita migliore. I lavoratori di Amazon hanno fatto la propria scelta”, dichiara la portavoce di Joe Biden, Jen Psaki.

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