“I membri della Nato sono 30, al 2021 hanno rispettato il 2% solo 10 paesi…”. Così Giuseppe Conte, intervenendo a un convegno a Palazzo Giustiniani, ribadendo la sua posizione sul rispetto degli accordi Nato che prevedono l’aumento per le spese militari fino al 2% del Pil. Secondo l’ex premier “nessuno sta dicendo che non si rispettano gli impegni” però la curva di investimento “se noi la definiamo progressivamente al 2030, definiamo un percorso di sostenibilità che, se parliamo tra alleati, è perfettamente comprensibile”. “Dopo due anni di pandemia acuta, dopo una pandemia energetica siamo il Paese che ha diritto a definire questa curva in modo sostenibile tutelando gli interessi dei cittadini”, ha rimarcato Conte. Che ha concluso: “A meno che non si faccia uno scostamento di bilancio per gli armamenti, ma c’è stato detto che non si possono fare scostamenti”.

Articolo Precedente

Spese militari, botta e risposta tra Pecorario Scanio e Sala: “Togliamo soldi ai poveri per darli all’esercito”. “Polemica strumentale”

next
Articolo Successivo

Spese militari, perché l’aumento è completamente sbagliato e dannoso

next