La Russia è sempre più isolata. Anche Allegro, il treno che collega San Pietroburgo a Helsinki, sospenderà il servizio a partire da lunedì 28 marzo. È uno degli ultimi collegamenti tra la Russia e l’Unione europea mantenuto finora per consentire ai cittadini finlandesi che volevano lasciare la Russia e agli stessi russi di poter abbandonare il Paese. Ma, ha avvertito VR, l’operatore nazionale finlandese che gestisce i collegamenti, “durante queste settimane le persone che volevano partire dalla Russia hanno avuto a disposizione un tempo adeguato per farlo”.

Una decisione presa a seguito di una precisa indicazione del governo. Tytti Tuppurainen, ministra per gli Affari europei e per la Direzione proprietaria, cioè per la politica delle società di proprietà del governo, ha inviato una lettera alla compagnia affermando che “continuare il servizio non è più opportuno” a causa delle sanzioni. I treni, superaffollati nelle prime settimane successive all’invasione dell’Ucraina con una media di 700 passeggeri al giorno, hanno visto gradualmente ridursi il numero di viaggiatori fino a circa il 60% della capienza.

Non ci sono dati sul numero di russi che hanno lasciato finora la Federazione verso varie destinazioni, si tratta comunque di migliaia di persone che si sono dirette soprattutto in Turchia. Anche quella con la Finlandia era una rotta frequentata ma con alcune limitazioni: arrivare in Europa era consentito solo a chi era già in possesso di un visto Schengen europeo ed era immunizzato con un vaccino riconosciuto dai Paesi europei. Funziona tuttora una tratta con 100 treni al mese che collega al resto della Russia, attraverso il territorio dell’Ue, l’enclave russa di Kaliningrad, che si trova tra Polonia e Lituania, ma i cittadini russi in transito non possono scendere alla fermata di Vilnius. Il confine tra Russia e Finlandia resta comunque aperto per il transito delle auto private.

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