“Un attacco di matrice criminale”, così il direttore generale dell’Agenzia per la cybersicurezza nazionale, Roberto Baldoni, ha definito l’offensiva hacker che ha colpito la rete informatica di Ferrovie dello Stato provocando numerosi disservizi nelle stazioni italiane. La Procura ha aperto un’indagine sull’accaduto, anche se al momento non si è stabilito se e da chi sia stato commissionato l’attacco. Questo episodio, unito a quelli registrati in altre parti del mondo, dimostra però quanto “le nostre infrastrutture critiche siano esposte a questo tipo di problematica”, ha aggiunto Baldoni.

Nel suo intervento nel corso dello speciale di Rai1 sulla guerra in Ucraina, il direttore dell’Agenzia si è poi soffermato sul ruolo svolto al momento da Mosca e sulle sue potenzialità a livello cibernetico che, a suo dire, non sono ancora emerse con tutta la loro forza: “L’allerta deve essere massima perché la Russia non ha usato al momento tutte quelle che noi crediamo siano le loro potenzialità in questo campo che quindi potrebbero essere usate a un certo punto all’interno dello scenario di guerra – ha spiegato -Abbiamo registrato degli attacchi il 14 gennaio, il 24 gennaio, il 14 febbraio e il 24 febbraio, quindi una serie di attacchi preparatori per confondere la popolazione. Molti sono stati attacchi per bloccare dei siti. Ci sono stati invece degli attacchi con dei malware specifici che tendevano a bloccare i server ucraini. Fa parte ormai di una sequenza di operazioni classica che viene fatta all’interno degli attacchi”.

Quello alle Ferrovie è solo l’ultima offensiva portata avanti dai pirati del web in Italia che ha creato non pochi disagi a chi ha dovuto acquistare un biglietto del treno in stazione, con il gruppo che ha dovuto bloccare per sicurezza la vendita nelle biglietterie fisiche e nei self service.

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