C’erano due cittadini belgi di origine italiana alla guida della Bmw nera che domenica ha travolto una folla in festa radunata a Strepy-Bracquegnies, in Belgio, per festeggiare il Carnevale: il bilancio è di 7 morti, 10 gravemente feriti, e almeno 30 persone che hanno riportato ferite più lievi. Le autorità giudiziarie escludono la pista terroristica, dichiarando che non ci sono elementi sufficienti che possano far ipotizzare un attentato: al momento però non è stata fornita un’interpretazione che spieghi la vicenda.

I due a bordo dell’auto sono stati arrestati: si chiamano Paolo Falzone e Nino (ancora si ignora il cognome), cugino di Falzone. Gli accusati hanno 32 e 34 anni e sono originari di Aragona, in provincia di Agrigento. Le vittime, tutte di origine belga, hanno a loro volta cognomi che indicano origini italiane – Fredric D’Andrea, Fred Cicero, Laure Gara, Mario Cascarano, Micaela e Salvatore Imperiale: non è escluso che alcuni avessero la doppia cittadinanza. Anche tra i feriti ci sarebbero degli italo-belgi, tra questi l’assessore di La Louvière Antonio Gava.

Al conducente Falzone, in base a quanto riferito dalla stampa locale, sarebbero stati effettuati test tossicologici: i due avevano trascorso la sera in discoteca. “Allo stato attuale delle indagini, la pista terroristica non è privilegiata” ha affermato il sostituto procuratore di Mons Damien Verheyen, aggiungendo che “non è neppure chiaro se sia stato un gesto volontario o meno e che ci sarà un’inchiesta per omicidio”.

Il sindaco di La Louvière, Jacques Gobert, ha dichiarato che il corteo era formato da 150-200 persone di tutte le età che si erano radunate alle 5.00 del mattino per partecipare al tradizionale evento di Carnevale, il ramassage des Gilles, per la prima volta dopo l’interruzione di due anni a causa della pandemia: “La folla era in attesa del passaggio delle maschere quando un’auto da dietro, ad alta velocità, l’ha travolta”.

I feriti che hanno riportato sintomi più gravi sono stati trasferiti negli ospedali di Charleroi e a Mons, mentre le vittime con ferite meno gravi sono state portate al palazzetto dello sport comunale, dove è stato allestito anche un punto di assistenza per i familiari. Nel pomeriggio, hanno raggiunto il palazzetto il re Filippo con la principessa Elisabetta e il primo ministro Alexander De Croo, per un momento di raccoglimento con i parenti delle vittime e per un saluto di gratitudine ai soccorritori. “Doveva essere un giorno di festa, si è trasformato in un dramma per il Paese” ha detto il premier. Presenti, tra gli altri, anche la ministra dell’Interno Annelies Verlinden e il ministro-presidente della Vallonia Elio Di Rupo.

Tra le vittime che hanno perso la vita, ci sono i coniugi Mario Cascarano e Micaela Imperiale, con il cognato Salvatore. Alcuni di loro erano attivi nella vita sportiva della regione: Frédéric D’andrea era steward della squadra di football Raal La Louvière, Frédéric ‘Fred’Cicero era invece collaboratore dell’associazione dei club di calcio francofoni. E poi Laure Gara, che gestiva il bar del club sportivo Raec a Mons.

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