È l’ultimo villaggio rimasto in mano ucraina prima dei separatisti. I russi, con le loro armate regolari aiutate dai rinforzi provenienti da Donetsk e Luhansk sono ormai a un chilometro ed i bombardamenti risuonano a intervalli sempre più regolari. Qui ormai non ci vive quasi più nessuno perché Kiev ha ordinato l’evacuazione in massa dei civili ma qualcuno è rimasto perché non sa dove andare. È il caso di una famiglia con mamma, papà, nonni e bambini che per resistere si è inventata un riparo di fortuna in una sorta di cantina di neanche otto metri quadrati dove sopravvivono uno sopra l’altro. Qui mangiano, dormono, hanno persino trovato il modo per riscaldarsi. “Le cose potrebbero persino peggiorare se qui arriveranno i russi”, spiega Olga, la capofamiglia. Prova a trattenere le lacrime ma non ce la fa. I bambini, si sa, trovano sempre il modo giocare ma non sorridono. La loro casa è stata colpita ieri sera proprio nella stanza dove dormivano loro, i più piccoli. Non c’è pietà per nessuno, neanche per gli indifesi. Le bombe intelligenti non esistono. E la situazione, in questa parte di Donbass, potrebbe presto aggravarsi.

Ucraina, nel villaggio evacuato a pochi chilometri dal fronte: così una famiglia allestisce un rifugio di fortuna per le bombe. La video-testimonianza

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Ucraina, la testimonianza da Kiev: “Nascosti nella stazione della metro da più di 24 ore. Militari hanno dato armi ai cittadini per difendersi”

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