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Pomeriggio 5, cartellone pubblicitario sessista a Napoli. Le protagoniste si difendono: “Esigenze di marketing, non volevamo creare una polemica”

Le protagoniste si difendono da Barbara D'Urso: "Non volevamo paragonarci al Vesuvio, questa cosa ha sicuramente a che fare con il marketing. Il leggings è progettato per il pilates e lo yoga e ha il logo nel retro corpetto"

di F. Q.

A Pomeriggio5, durante la puntata di ieri 17 febbraio, si è parlato anche della polemica relativa al cartellone pubblicitario apparso a Napoli e fatto rimuovere perché ritenuto “sessista”. “È una cosa impossibile da guardare”, hanno sentenziato gli analisti del programma. Poi è stata data parola a Stefania e Alice, due delle protagoniste, in collegamento con Barbara D’Urso. “Credo che la storia sia fatta di corsi di ricorsi, per cui credo che in questa immagine abbiamo voluto anche mostrare il Vesuvio”, spiega una delle ragazze. Poi aggiunge: “Non volevamo creare una polemica, l’idea di quel cartellone nasce solo da esigenze di marketing e dalla volontà di pubblicizzare i nostri leggings. Anzi, noi siamo state lese come azienda e come donne”.

“E invece siete furbe, avete creato la polemica perché sapete che monta in questi giorni”, gridano dallo studio. Il manifesto pubblicitario è apparso nel quartiere Posillipo e promuoveva degli indumenti sportivi di una ditta partenopea mostrando il lato B di sette ragazze con lo slogan ‘Il panorama più bello del mondo’. “Non volevamo paragonarci al Vesuvio, questa cosa ha sicuramente a che fare con il marketing. Il leggings è progettato per il pilates e lo yoga e ha il logo nel retro corpetto che è dunque molto alto”, la replica. Infine interviene la conduttrice: “Loro producono leggings e quindi sono state molto furbe a fare una foto del genere, questa è la verità. Quello che dico io è che magari avreste potuto fare una foto simile mettendo però in risalto il Vesuvio che è veramente il panorama più bello del mondo. Trovare una via di mezzo, capito?”. “Vi manderemo una cartolina“, concludono le due donne.

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