“È evidente che il senatore Giovanardi non ha fatto nulla di male ma si è limitato a esprimere la sua opinione su casi specifici”. Lo ha detto Giuseppe Luigi Cucca, vicepresidente del gruppo di Italia viva in Senato, intervenendo in Aula al Senato in favore della dell’insindacabilità dell’ex parlamentare nell’ambito del procedimento aperto dal Tribunale di Modena nel 2020 sul cosiddetto caso White List. Delibera approvata con 113 voti favorevoli, e i 90 contrari di Pd, LeU e M5s.

Cucca ne è certo: “Chi conosce Giovanardi sa che ha un modo i porsi un po’ particolare di porsi, ma sicuramente non si può accusare di aver trasceso ed essere andato oltre le sue prerogative. Ha fatto interventi pesanti, ma mai scaduti nel dileggio o nella calunnia, che avrebbero escluso l’insindacabilità, ma sempre nell’ambito di una corretta attività parlamentare. Dobbiamo mandare a processo un parlamentare – va avanti nella sua difesa – solo perché si è permesso di mettere in discussione solo perché ha espresso a più riprese la sua opinione su quei fatti e sul rilascio delle certificazioni antimafia, solo perché ha svolto la sua attività in parlamento? La relazione della Giunta per le immunità – conclude – è corretta e va accolta, perché così non tuteliamo solo Giovanardi, ma l’attività dei parlamentari e la libertà di esprimere le proprie opinioni”

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