I fascisti del terzo millennio perdono pezzi. Pezzi da novanta si potrebbe dire. Simone Di Stefano lascia Casapound: “Per libera e sofferta scelta – scrive su Twitter – il mio percorso politico con CasaPound Italia termina oggi. Non tornerò mai più sull’argomento e non c’è necessità di discutere le motivazioni, che sono pochissime ed esclusivamente di natura politica”. Mistero sulla eventuale destinazione. Di Stefano, 46 anni, finora è stato vicepresidente del movimento neofascista. Nel 2016 fu il candidato sindaco di CasaPound alle Comunali di Roma e ricevette l’1,8 per cento. Quando presentò il suo programma elettorale disse che in dieci anni CasaPound sarebbe arrivata al governo. E’ noto l’episodio di cui si rese protagonista nel 2013 quando, durante le proteste del Movimento dei forconi nel centro di Roma, rubò la bandiera dell’Ue – sostituendola con quella tricolore – dalla sede dell’Unione europea a Roma.
Politica
Simone Di Stefano lascia Casapound: “Scelta sofferta, le ragioni sono solo politiche”
L'annuncio su Twitter: "Non tornerò mai più sull'argomento". Finora aveva ricoperto il ruolo di vicepresidente del movimento di estrema destra
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