Un lungo incontro con Virginia Raggi e poi il pranzo con la direttrice del Dis Elisabetta Belloni. Nel bel mezzo dello scontro dentro il Movimento 5 stelle tra Luigi Di Maio e Giuseppe Conte, il ministro degli Esteri ha deciso oggi di vedere sia l’ex sindaca di Roma che la capa dei Servizi segreti. Nel tardo pomeriggio ha poi avuto una lunga chiacchierata con la sindaca di Torino Chiara Appendino, attuale coordinatrice del comitato Formazione: nel colloquio, che sarebbe avvenuto nel pomeriggio, si sarebbe fatto il punto sull’attuale situazione politica. Tre confronti fatti trapelare ai giornalisti che l’ex capo politico 5 stelle utilizza per lanciare messaggi ben precisi.

In particolare il pranzo con Belloni arriva dopo le tensioni di meno di una settimana fa sul voto per il Quirinale: il nome di Belloni era entrato nella rosa dei candidati, ma l’ipotesi è poi tramontata a causa dei veti delle forze politiche. La stessa direttrice del Dis ai giornalisti ha ribadito la sua fiducia in Di Maio: “Con il ministro Di Maio c’è un’amicizia sempre più solida”, ha detto. “Di Maio è sempre leale”. Proprio su una possibile candidatura di Belloni si è consumato lo scontro tra Di Maio e Giuseppe Conte: “Trovo indecoroso che sia stato buttato in pasto al dibattito pubblico un alto profilo come quello di Elisabetta Belloni. Senza un accordo condiviso”, aveva detto il ministro degli Esteri lo scorso 28 gennaio. Una nota arrivata subito dopo che Matteo Salvini aveva bruciato la candidatura “di una donna in gamba” in diretta tv, subito seguito dall’apertura di Giuseppe Conte e dal veto di Pd, Italia viva, Forza Italia e Leu. Oggi Di Maio, anche per prendere le distanze dalle accuse che lo descrivevano contrario proprio a Belloni, ha parlato con grande stima di Belloni: “Una professionista straordinaria, con un immenso attaccamento alle Istituzioni”, ha detto. “A Belloni mi legano una profonda stima e una grande amicizia. Oggi a pranzo ho fatto una piacevole chiacchierata con lei. Grazie Elisabetta, condivido pienamente quello che pensi del nostro rapporto”.

Ma al di là degli avvertimenti e messaggi da lontano, nel Movimento la tensione rimane molto alta. Giuseppe Conte, intervistato da il Fatto quotidiano, ha parlato di “condotte molto gravi” di cui Di Maio “dovrà rendere conto alla nostra comunità e agli iscritti”. Ora rimane da capire come e quando ci sarà questa resa dei conti e se, soprattutto, coinvolgerà direttamente gli iscritti. E tra i nodi da sciogliere ci sarà sicuramente quella che è la preoccupazione principale dentro il Movimento: la regola dei due mandati, per la quale quasi tutti quelli arrivati al limite chiedono una deroga. Significativo è stato il pranzo di Di Maio con Raggi: l’ex sindaca è nota per essere in dissenso con molte scelte del presidente M5s Giuseppe Conte e proprio l’asse con Di Maio potrebbe avere un peso. Intanto oggi il deputato M5s Sergio Battelli, molto vicino a Luigi Di Maio, intervistato su La7 a “L’aria che tira” ha invocato un chiarimento urgente: “Io ho dei dubbi, non accuse, che voglio esternare al presidente Conte. E’ giusto che ci sia un momento di confronto aperto. Sull’assemblea online ho letto qualcosa ma non è ancora stato deciso nulla. Credo che il confronto debba avvenire, prima di tutto, all’interno dei gruppi parlamentari. Mi pare non sia più il momento di parlare solo a mezzo stampa e, se ci sono accuse gravi, Conte le renderà note e poi dovremo parlarne tra di noi. Chiunque sollevi dei dubbi ha diritto a esternarli e dipanarli. Non mi pare il momento di pensare a scissioni, divisioni e rotture ma il confronto non è rinviabile”.

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