L’editore olandese Ambo Anthos si è scusato e ha annunciato il ritiro del libro Chi ha tradito Anne Frank, scritto dalla biografa canadese Rosemary Sullivan e uscito in occasione della Giornata della Memoria. Nel volume, sulla base di una ricerca durata sei anni e condotta da una squadra di storici e altri esperti, si incolpava un notaio ebreo, Arnold van der Bergh, come responsabile dell’arresto e quindi della deportazione nel campo di concentramento nazista di Auschwitz-Birkenau di Anne Frank e della sua famiglia.

Secondo quanto infatti si ipotizzava nel volume, Van den Bergh era stato membro del Jewish Council di Amsterdam, un organismo costretto ad attuare la politica nazista nei quartieri ebraici della città. Fu sciolto nel 1943 e i suoi membri furono inviati nei campi di concentramento. Una sorte che però Van den Bergh era riuscito a evitare, dato che viveva ad Amsterdam. La ricostruzione aveva però subito destato dubbi in molti storici, primo fra tutti Johannes Houwink ten Cate, docente universitario olandese esperto di storia della Shoah, che ha commentato: “Per grandi accuse servono grandi prove. E non ve ne sono”.

Anche il Fondo Anne Frank con sede in Svizzera, parlando con la stampa elvetica, ha affermato che l’indagine è “piena di errori”. “Aspettiamo le risposte dei ricercatori alle domande emerse e stiamo ritardando la decisione di stampare un’altra tiratura”, ha affermato l’editore, scusandosi “sinceramente con chiunque possa sentirsi offeso dal libro”. Citato dall’emittente pubblica olandese Nos, uno dei componenti del team investigativo, le cui ricerche sono state riportate nel libro della Sullivan, ha spiegato che il team non aveva mai affermato di aver scoperto la completa verità, parlando di una “percentuale di probabilità di almeno l’85%”.

Anne Frank e altri sette ebrei si erano nascosti in un locale segreto sopra un magazzino ad Amsterdam al numero 263 di Prinsengracht, prima di essere scoperti dai nazisti. Furono tutti arrestati dalla Gestapo il 4 agosto 1944 e deportati. Anne morì nel campo di concentramento di Bergen-Belsen in Germania. Il suo diario, pubblicato per la prima volta nel 1947, è stato tradotto in 70 lingue.

Articolo Precedente

Reggio Emilia, 15enne violentata dai compagni di classe: ai domiciliari un coetaneo, due indagati

next
Articolo Successivo

Napoli, voragine nel cortile di casa inghiotte l’auto: i vigili del fuoco la recuperano così – Video

next