L’Autorità per le garanzie nelle comunicazioni (Agcom) ha disposto nella serata del 20 gennaio tre provvedimenti contro Dazn. Le misure riguardano la qualità dello streaming, il servizio di assistenza clienti e le misurazioni dell’audience, cui il servizio streaming sportivo online dovrà adeguarsi entro tre mesi. Nei successivi due mesi, e in ogni caso prima dell’inizio del prossimo campionato, l’Agcom verificherà se il provvedimento ha bisogno di modifiche o meno. Il presidente Giacomo Lasorella, relatore dei tre provvedimenti, ha espresso “grande soddisfazione” per il lavoro svolto, sottolineando che “le decisioni di oggi per complessità, ambiti coinvolti e soggetti interessati rappresentano una grande innovazione nella regolamentazione del mondo del web“. “Prendiamo atto delle deliberazioni di Agcom in merito ai tre provvedimenti per qualità del servizio, tutela dei consumatori e indici ascolto, riservandoci di leggere il dettaglio delle decisioni prese dall’Autorità”, ha replicato Dazn all’Ansa.

La prima disposizione riguarda la definizione di parametri di qualità per la “fruizione del servizio di diffusione in live streaming delle partite”. Sono stati indicati dei parametri di qualità oggettivi attraverso i quali l’utente può verificare se il servizio è adeguato o meno (e se ne è soddisfatto). Questi riguardano il “malfunzionamenti nell’accesso alla piattaforma” (Map) e all’evento (Mae), la “risoluzione video” (Rmin), il numero di disconnessioni dall’evento e “il tempo di freezing totale” (Tft). Dazn, secondo l’Agcom, dovrà inserire nella schermata video di ciascun utente una finestra, cliccando sulla quale ogni persona potrà non solo controllare il valore dei paramenti, ma usare questi per richiedere un indennizzo. Questo può variare dal 25% al 100% di un abbonamento mensile, e può essere richiesto “fino ad un massimo di quattro volte in un mese”. La domanda dovrà essere presentata entro 7 giorni dall’evento.

Il secondo provvedimento riguarda gli ordini con i quali l’Agcom il 7 ottobre 2021 ha intimato alla società di adottare “ogni necessaria misura ai fini del rispetto dei diritti dell’utenza, implementando un servizio di assistenza clienti efficace ed efficiente che prevede la possibilità di un contatto diretto con una persona fisica oltre ad ogni accorgimento di natura tecnica funzionale”. Secondo l’Agcom, quelle disposizioni non sono state seguite, e quindi si è avviato un procedimento sanzionatorio. Gli uffici dell’Autorità hanno ritenuto allo stato attuale “insufficienti le iniziative” sia per quanto riguarda la struttura del sistema di assistenza clienti che la qualità delle trasmissioni delle partite. L’Autorità comunque si riserva di valutare la condotta di Dazn anche alla luce di eventuali evidenze che la società riterrà di sottoporre nel Consiglio che deciderà sulla sanzione.

Il terzo provvedimento conclude il procedimento avviato dall’Agcom per la verifica della metodologia di misurazione delle audience del campionato di calcio di Serie A. L’Agcom ha necessità di accertare i dati forniti dalla piattaforma streaming “alla luce delle norme in materia di sistemi di rilevazione degli indici di ascolto nel nuovo ecosistema digitale”. L’Autorità ha stabilito che, per la stagione sportiva in corso, il dato di audience cui fare riferimento è quello certificato rilasciato dalla società Auditel. In più, per le stagioni sportive 2022/2023 e 2023/2024, la certificazione del dato di ascolto degli eventi trasmessi da Dazn deve essere garantita attraverso la misurazione da parte di un Joint industry committee (Jic), un modello di governance sugli ascolti riconosciuto a livello internazionale. Le soluzioni proposte, spiega l’Agcom, vanno adottate tempestivamente “allo scopo di consentirne l’effettività dall’avvio della stagione sportiva 2022/203”. Il provvedimento fa comunque salve eventuali soluzioni metodologiche che gli operatori del mercato sottopongano all’Autorità in attuazione del citato atto di indirizzo e sulla scorta delle linee guida Utenti pubblicità associati (Upa).

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