“La ricerca e la scienza ci hanno consegnato, molto prima di quanto si potesse sperare, questa opportunità. Sprecarla è anche un’offesa a chi non l’ha avuta e a chi non riesce oggi ad averla. I vaccini hanno salvato tante migliaia di vite, hanno ridotto di molto – ripeto – la pericolosità della malattia”. Lo ha detto il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, nel suo tradizionale discorso di fine anno, parlando dei vaccini contro il Covid. “I vaccini sono stati, e sono, uno strumento prezioso, non perché garantiscano l’invulnerabilità ma perché rappresentano la difesa che consente di ridurre in misura decisiva danni e rischi, per sé e per gli altri. Ricordo la sensazione di impotenza e di disperazione che respiravamo nei primi mesi della pandemia di fronte alle scene drammatiche delle vittime del virus. Alle bare trasportate dai mezzi militari. Al lungo, necessario confinamento di tutti in casa. Alle scuole, agli uffici, ai negozi chiusi. Agli ospedali al collasso. Cosa avremmo dato, in quei giorni, per avere il vaccino?”.

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Mattarella si rivolge ai giovani: “Non fermatevi, non scoraggiatevi, prendete il futuro”. Poi cita la lettera del prof Carmina, vittima di Ravanusa

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Il discorso di fine anno di Sergio Mattarella: il testo integrale

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