Viaggi

Sensibility, i viaggi che rispettano la natura (e il mondo)

Il rispetto per l’ecosistema, la ricerca di una “travel footprint” ridotta: i viaggi sensibili sono la nuova frontiera di un turismo rispettoso del mondo e della natura che ci circonda.

Testo e Foto di S.Meconi - Alpitour World

L’attenzione all’ambiente e al mondo, in un periodo di costanti cambiamenti climatici che sono sempre più evidenti, sta coinvolgendo in maniera attiva anche il turismo. C’è una grande voglia di dare alla propria carbon footprint un peso sempre minore, anche quando ci si concede una vacanza, vicina o lontano da casa che essa sia.

Soprattutto, il viaggio vuole essere per molti l’occasione per non imporre una visione spesso centralizzata di usi e costumi occidentali, ma piuttosto il modo per immergersi in ecosistemi, consuetudini e tradizioni tipiche della meta di destinazione. Solo così, infatti, si entra nel grande vortice della sostenibilità, intesa anche come rispetto, condivisione, voglia di lasciarsi conquistare da piccole e grandi realtà alle quali guardare per ampliare i propri orizzonti.

Le parole chiave di questa tipologia di viaggi sono molteplici: green seat, incontro, differenza.

Posto verde, come quello che occupano i turisti capaci di scegliere destinazioni e tipologie di viaggi sensibili ai temi ambientali e culturali.

Incontro, come quello con le culture locali, riconoscendo l’importanza di confrontarsi e fondersi con abitudini spesso lontanissime dalle nostre e in grado di lasciarci il migliore dei ricordi possibili, anche visitando siti archeologici, culturali o semplicemente perdendosi tra mercati, parchi e giardini di una città lontana.

Differenza, quella tra il mondo che lasciamo a casa e quello che incontriamo all’arrivo: una fusione e una mescolanza, che rende ancora meglio nella sua capacità di metterci a confronto con qualcosa che è lontano dal nostro quotidiano.

Per promuovere una tipologia di turismo lontana dal solito, personalizzata, unica e autentica Made by Turisanda, il brand di Alpitour World dedicato alle “passioni da esplorare” per “partire da ciò che ami di più” (dal tema Adventure a Trails, da History a Sailing, da Events a Weddings e Villas), ha creato anche la linea Sensibility con il meglio delle proposte che esaltano il desiderio di un viaggio con tutte le caratteristiche eco-antro sostenibili, spaziando dalle terre dell’Africa profonda agli sterminati spazi asiatici, dalle nature straordinarie del Centro e Sud America ai paesaggi ancestrali del Nord Europa. Sia in viaggi individuali che di gruppo, accompagnati da personale esperto, si possono vivere esperienze uniche di come il rapporto dell’uomo con l’ambiente naturale, se basato sui principi di tutela e di valorizzazione, giovi ad entrambi e permetta al viaggiatore, con la sua impronta leggera e gentile, di esserne protagonista ed interprete.

Tra questi, visto anche il periodo invernale e l’attuale possibilità di raggiungere le destinazioni, sono sicuramente interessanti le proposte ‘sensibili’ (in una accezione decisamente positiva) che ci portano in Svezia e Finlandia, tra ghiacci, hotel a forma di igloo e le bellissime testimonianze della cultura lappone.

Finlandia e Svezia, i centri pulsanti della cultura lappone

La Finlandia è la terra dei centomila laghi, specchi d’acqua minuscoli o enormi dove la popolazione scandinava ha imparato a vivere all’aperto in ogni momento dell’anno. Se il 24 giugno, giorno di San Giovanni, sono lo sfondo dei tanti falò estivi, è in inverno che questi specchi d’acqua incorniciano paesaggi innevati per mesi e mesi. Soprattutto nella Lapponia finlandese, la tradizione Sami esalta il connubio tra la popolazione locale e la renna, l’animale più tipico e numeroso ed assume caratteristiche ancestrali che si perdono nel remoto passato e che si possono vivere, immergendosi in questa cultura così consolidata da diventare uno stile di vita locale, con esperienze di viaggio assolutamente imperdibili.

Spostandoci ancora più a nord, a meno di 500 km da Capo Nord, il punto più settentrionale dell’Europa continentale, c’è Sodankylä. Qui si può soggiornare al Wilderness Hotel Muotka, una struttura decisamente originale. Soprattutto, un punto di partenza per chi vuole ammirare – almeno una volta nella vita – il fenomeno dell’aurora boreale. Nonostante la si associ più spesso alla Norvegia e ai suoi fiordi, questa manifestazione atmosferica la si può vedere ovunque al di sopra del Circolo polare artico. Anche questa è, in fondo, sensibilità: verso la natura che ci regala uno spettacolo mozzafiato, facendo attenzione a ridurre il più possibile il proprio impatto e sentendosi degli ospiti privilegiati in un ecosistema fragile, ma bellissimo.

Spostandoci dalla Finlandia alla Svezia, arriviamo a Luleå, capoluogo del Nordbotten e considerata la porta d’accesso alla Lapponia svedese. Qui c’è una grande concentrazione di attività tecnologiche, che hanno trovato terreno fertile in una zona poco popolata, ma ricchissima dal punto di vista della contaminazione culturale. Lo dimostrano la presenza di musei, collezioni fotografiche e persino il Kulturens Hus, un hub dedicato a musica, danza, spettacoli teatrali, conoscenza di usi e tradizioni locali.

Rispetto e condivisione, gli ingredienti del rapporto con la natura che qui è soprattutto neve e ghiaccio, magari facendo kayak, attraversando le foreste innevate con gli sci, le ciaspole o in slitta trainata da una muta di Husky, Groenlandese, Samoiedo o Malamute, cani che, da secoli, grazie alla loro razza, hanno imparato a condividere con l’uomo le asperità di questa terra di ghiaccio (ricordiamo che uomo e cane condividono lo sforzo nel trainare la slitta!); oppure soggiornando sulle Tree Hotel di Harads, case sull’albero riproposte in chiave moderna, con suggestive architetture sospese che non fanno certamente sentire la mancanza degli hotel tradizionali.

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