Terza dose di vaccino a distanza di tre mesi dalla seconda. Lo ha deciso il Regno Unito, dove il Comitato congiunto per la vaccinazione e l’immunizzazione (Jcvi, Joint Committee on Vaccination and Immunisation) ha annunciato che tutti, compresi i cittadini dai 18 ai 39 anni, hanno la possibilità di accedere a una nuova inoculazione. L’obiettivo è cercare di contrastare la diffusione della nuova variante Omicron.

Le persone di età pari o superiore a 40 anni possono già beneficiare in Gran Bretagna di una dose di richiamo detta ‘booster’. Come ulteriore indicazione, ai giovani di età compresa tra i 12 e 15 anni dovrebbe essere offerta una seconda dose del vaccino Pfizer/BioNTech, non prima di 12 settimane dopo la prima somministrazione. Per i soggetti gravemente immunodepressi viene invece indicata una dose di richiamo non prima di tre mesi dopo aver completato il loro ciclo primario di tre dosi. Il professor Wei Shen Lim, a capo del Jcvi, ha dichiarato in merito ai pericoli e ai timori della nuova variante: “Ricevere una dose di richiamo aiuterà ad aumentare il nostro livello di protezione contro la variante Omicron”. E ha aggiunto: “Questo è un modo importante di ridurre l’impatto di questa variante sulla nostra vita, soprattutto nei prossimi mesi”.

In Scozia sono stati confermati sei casi di variante omicron: “Quattro casi sono nell’area del Lanarkshire e due sono stati identificati nell’area della Greater Glasgow e del Clyde”, ha affermato il segretario alla Salute scozzese, Humaz Yousaf, aggiungendo che “tutti riceveranno aiuto e supporto da parte di esperti” e che sarà rafforzato il sistema di tracciamento dei casi. In tutto il Regno Unito i casi di Omicron al momento sono nove.

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