L’incidenza di netto rialzo in mezza Italia, il picco dell’ondata atteso a dicembre, intorno al Natale, quindi con festività da “vivere ancora con una certa prudenza”. In un giorno di netto aumento dei contagi – con il Veneto che ha sfiorato 1.000 nuovi casi in 24 ore – gli esperti del Cnr analizzano dati e curve provando a spiegare cosa ci attende nelle prossime settimane. In circa la metà delle province italiane – 51 su 107 – negli ultimi sette giorni si è registrato un aumento di oltre il 40% dell’incidenza rispetto alla settimane precedente: è quanto indica l’analisi del matematico Giovanni Sebastiani dell’Istituto per le Applicazioni del Calcolo del Consiglio nazionale delle ricerche.

Delle 51 province, in 35 si registrano oltre 50 casi a settimana per 100mila abitanti: il valore più alto si rileva a Trieste, con 471 casi a settimana per 100mila abitanti. Tra le province con i dieci valori più alti il matematico indica Bolzano, due delle quattro province del Friuli Venezia Giulia, quattro delle sette province del Veneto e la provincia di Forlì-Cesena. Sebastiani osserva che “il coinvolgimento maggiore delle zone del Nord Est del Paese è molto probabilmente influenzato, oltre che dagli assembramenti di massa, anche dai flussi in entrata di persone provenienti dall’Est europeo attraverso la frontiera con la Slovenia. Probabile origine di questa nuova ondata – conclude – è la bassa copertura vaccinale nei Paesi dell’Est”.

Sempre all’interno del Cnr, il virologo Giovanni Maga, direttore dell’Istituto di genetica molecolare di Pavia, osserva come secondo le previsioni il picco della quarta ondata “sarà a dicembre”, intorno a Natale: “Quanto sarà alto non lo sappiamo. Personalmente credo che sarà modesto, grazie ai vaccini, soprattutto se implementeremo le terze dosi e se riusciremo anche ad aumentare il numero di vaccinati. Ma sicuramente sarà un Natale da vivere ancora con una certa prudenza”. Durante le feste natalizie “varranno le regole che saranno messe in campo anche sulla base della situazione epidemiologica del momento” ma “certamente l’accesso a qualsiasi luogo chiuso, ristorante o locale, sarà con il Green pass e sarà importante utilizzare la mascherina per lo shopping” natalizio.

“Se la situazione dovesse essere un po’ più critica – aggiunge Maga – si potrebbero immaginare anche misure più restrittive. Ora però è presto per dirlo”. Per Maga avremo probabilmente “un Natale più normale dello scorso anno, perché la protezione vaccinale giocherà un ruolo molto importante, però non è il momento di abbassare la guardia”. Per festività natalizie “davvero normali servirà aspettare il prossimo anno”, conclude.

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