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City Break Europa, fuga d’autunno

Una fuga romantica, una gita in famiglia, un pit stop con gli amici. Dopo il turismo di prossimità torniamo a volare in Europa alla scoperta delle sue bellissime città, un viaggio che oltrepassa i confini con la sensazione di sentirsi sempre a casa. Dalle brume scandinave ai venti mediterranei, dalle nuvole dell’Atlantico allo scorrere del Danubio, ecco qualche coordinata per un weekend autunnale in compagnia.

Testo e Foto di E.Bittante - Alpitour World

Basta un viaggio di poche ore per cambiare aria, e colori, soprattutto in autunno. La stagione è quella dei nuovi inizi, dei cambi di armadio e di prospettive, un periodo ideale per scoprire il nord Europa, ancora generoso di luce e di temperature, e per godere degli ultimi scampoli di caldo nei paesi mediterranei, azzardando con un costume in valigia. E poi c’è l’Europa delle estati verdi che indossa l’eleganza del foliage, il tappeto di foglie porpora e oro che contrasta con l’argento di cieli continentali. Qualunque sia la vostra meta, date un break alla consuetudine.

Le favole del Nord Europa, anima green e design

Il Nord è per tanti un’attrattiva irresistibile, una fuga in una delle virtuose capitali, tanto verdi quanto felici, a cominciare da Copenaghen. Una città dei sogni per davvero, non fosse altro per la sua famosa Sirenetta e perché fu la casa di Hans Christian Andersen, padre delle fiabe moderne. La capitale danese vi accoglie ospitale tra biciclette e vita green, castelli, come l’elegante Rosenborg, e palazzi maestosi, come Christiansborg, ma anche curiose alternative, come il quartiere di Christiania, un’oasi per bohémien. Libertà come motto, dieta a base di panini vegani annaffiati da fiumi di birra, murales, graffiti e musica jazz, per molti tutt’altra favola rispetto alle casette colorate di Nyhavn, il canale più famoso della città a poca distanza.

Da Copenaghen si approda facilmente sull’altra sponda baltica della Scandinava (solo 20 minuti di treno attraversando il ponte di Oresund), terra di saghe e Vichinghi e della svedese Stoccolma, la pittoresca città di mare, costruita su 14 isole. Una capitale moderna e innovativa, ma allo stesso tempo autentica e antica, basta perdersi per i vicoletti di Gamla Stan per respirare l’atmosfera magica e il profumo di Kanelbullar appena sfornati, le tradizionali brioches alla cannella. La città è storia ma è anche creatività moderna votata all’utile: Stoccolma è la capitale del design, il buen retiro di artisti e architetti che nei parchi urbani cercano ispirazione nella natura con un quaderno bianco alla mano e gli Abba nelle orecchie.

Spirito mediterraneo, una visita ai “vicini”

Per chi ama il caldo e lo vorrebbe tutto l’anno, la Spagna è una tentazione, e se al sole si unisce la voglia di fare festa, la meta non può essere che Barcellona. Basta una cerveza per immergersi nello spirito sfrenato e stravagante del centro catalano. La città di Gaudì si distingue per essere arte urbana, un fiorire di azzardi modernisti come casa Batllò, e la chiesa – cantiere più famosa del mondo, la Sagrada Familia, simbolo in costante divenire. Torri e guglie ma anche le linee sinuose del parco Güell e quelle solitarie dei quadri di Mirò. Ispirazioni sino al tramonto alla Barceloneta, la spiaggia dove pullulano i chiringuitos e straripano i boccali di mojito e sangria. Per chi invece predilige le cene sostanziose agli aperitivi, non può mancare una tappa nella città della paella: Valencia. Un centro che attrae per la cucina e si distingue per i capricci dell’archistar valenciano Santiago Calatrava che con la “Ciudad de las Artes y las Ciencias” ha diviso l’opinione pubblica: enormi strutture in vetro e acciaio dalle forme aliene che brillano candide al sole grazie ai soldi dei contribuenti. “L’arte per l’arte” è un concetto da rivalutare per alcuni valenciani.

Tutt’altro skyline quello di Siviglia, la bella andalusa patria del flamenco dove le atmosfere spagnole si mixano a quelle arabeggianti. Scenografica Plaza de España, suggestiva la “Giralda”, l’attuale Cattedrale un tempo moschea, e poi innumerevoli cortili segreti profumati di agrumi maturi e ombreggiati da generosi palmizi, salvifici anche in autunno a queste latitudini. Tutt’altra longitudine mediterranea Atene, una capitale caotica e sorprendente. Un dedalo di palazzi scrostati dove spuntano gallerie d’arte e scorci sulla storia: da qualsiasi angolo si scorge l’Acropoli, fondamenta della cultura occidentale orlata da edilizia sconsiderata. Ma il Partenone non necessita cornici, unico e immortale, veglia la città arroccato su un promontorio roccioso sovrastando la valle dell’Ilissos dalla fine del VII secolo a.C. Un viaggio alla scoperta delle nostre origini, nonostante tutto uno spettacolo.

Nel cuore dell’Europa, colori caldi sotto nuvole fredde

Tutta la magia dell’autunno parigino non ha bisogno di presentazioni. E’ moda senza tempo tra i boulevard ampi e luminosi, i caffè eleganti dove tintinnano le tazzine di ceramica appoggiate sui tavolini minimi. La Tour Eiffel, l’Arc De Triomphe, la Sacré Coeur, le boulangerie, la street art e i musei, immensi tesorieri dell’arte. Parigi è questo e molto di più, e in autunno è più romantica che in primavera, provare per credere. Altra storia Amsterdam, ironica e trasgressiva. Sacro e profano, barche e biciclette, dinamica e travolgente con vocazione all’arte: il Museumkwartier è un intero quartiere dedicato ai musei, dal Van Gogh Museum al il Rijksmuseum, dove si trovano le opere di Rembrandt, il maestro della luce. E Berlino? Un’araba fenice dal presente in divenire, tra fermento artistico e brio culturale. La Porta di Brandeburgo e la Torre della Televisione in Alexander Platz, edificata dalla DDR per la diffusione dei programmi di stato, sono solo alcuni dei simboli che si distinguono in una giungla urbana a tratti brutalista, quasi un monito per ricordare che la capitale tedesca non si ammira, si vive.

L’Europa continentale oggi comprende l’elegante Vienna, musa di Klimt, ed un Est più inclusivo, quello della letteraria Praga, compagna inseparabile di Kafka. Naviga le acque blu del Danubio, il gigante dal lento scorrere che divide una capitale in Buda e Pest. La suggestione della capitale ungherese nasce proprio dalla duplice identità lungo lo stesso fiume. L’autunno è il periodo ideale per visitarla passeggiando tra i colori caldi che incorniciano gli scorci più noti come il bellissimo Parlamento dalle linee gotiche, ma anche i dettagli nascosti dal gusto orientale, come il tetto della Cassa di Risparmio Postale dalla trama simile a un tappeto persiano. L’est Europa è il nostro Oriente, magico e affascinante, ad un passo da casa.

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