Cultura

Tokyo, apre il museo con tutti gli scritti originali di Haruki Murakami. Lo scrittore: “Speravo che una cosa del genere venisse costruita dopo la mia morte”

Si chiama Haruki Murakami Library, anzi ufficialmente Waseda International House of Literature, è verrà inaugurata a Tokyo venerdì 1 ottobre 2021. Il progetto in stile minimalista, pareti bianche e interni con grande arcate in legno, è dell’archistar Kengo Kuma

di Davide Turrini

Una biblioteca interamente dedicata ad Haruki Murakami. In attesa dell’assegnazione del Nobel per la Letteratura 2021 – il 7 ottobre prossimo – uno dei più importanti romanzieri viventi, che da almeno vent’anni viene messo in pole position per la vittoria del Nobel, potrà tagliare simbolicamente il nastro di uno spazio museale che conterrà tutti i suoi scritti originali. Si chiama Haruki Murakami Library, anzi ufficialmente Waseda International House of Literature, è verrà inaugurata a Tokyo venerdì 1 ottobre 2021. Il progetto in stile minimalista, pareti bianche e interni con grande arcate in legno, è dell’archistar Kengo Kuma.

L’archivio si trova nel campus principale della Waseda University dove Murakami ha studiato teatro in gioventù. Murakami, oggi 72enne, ha una laurea in recitazione e non in letteratura. E il suo primo romanzo – Hear the wind sing – lo scrisse tra l’altro a 29 anni, nel 1979, dopo essersene andato dal campus di Waseda. “Sono un romanziere da circa 40 anni e in tutto questo periodo ho accumulato più materiale di quanto riesca a gestire”, ha spiegato Murakami alcuni anni fa quando il lascito personale al museo venne ufficializzato. Si tratta infatti di una quantità di materiale davvero cospicua. Autografi su tirature limitate dei primi libri, bozze dei romanzi pubblicati, una biblioteca privata con decine di traduzioni di Carver, Salinger e Scott Fitzgerald, oltre a 10mila vinili legati alla passione per il jazz dell’autore di Norwegian Wood.

La struttura museale risponderà tra l’altro ad una richiesta concordata con Murakami stesso: ricreare la realtà narrativa visionaria dei suoi romanzi tra le quattro mura dell’archivio tra sale conferenze, sale d’ascolto, uno spazio bar e uno studio radiofonico. “Speravo che una cosa del genere venisse costruita dopo la mia morte”, ha scherzato Murakami il giorno della prima alla stampa della Library a lui intitolata. Lo scrittore ha anche descritto come donare tutto il suo materiale privato per una collezione pubblica fosse una cosa naturale da fare dato che non ha figli ad ereditare i suoi beni.

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