Marida Lombardo Pijola è morta. La giornalista pugliese aveva 65 anni. Figlia di un importante penalista barese aveva iniziato a lavorare negli anni settanta a Telebari, poi aveva fatto carriera alla Gazzetta del Mezzogiorno e nei primi anni novanta era stata chiamata a lavorare a Il Messaggero. Inizialmente inviata speciale per politica e cronaca aveva poi focalizzato la sua attenzione sulle tematiche sociopsicologiche legate al mondo dell’adolescenza. Il suo nome già noto nel mondo del giornalismo si era poi affermato nell’ambito letterario grazie al libro Ho 12 anni faccio la cubista mi chiamano Principessa, edito nel 2007 da Bompiani. ù

Un libro tratto delle storie vere di alcune blogger adolescenti che il sabato pomeriggio, all’insaputa dei genitori, si cambiavano d’abito e diventavano regine del ballo sui cubi nelle discoteche. Il libro fece clamore, se ne trasse anche un cortometraggio, e Pijola continuò con questa folgorante e acuta ispirazione nell’analisi del rapporto tra adolescenza ed età adulta pubblicando altri importanti libri tra cui l’ultimo edito nel 2020 da La nave di Teseo, L’imperfezione delle madri. Lascia il marito e tre figli.

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