“Estensione dell’obbligo di green pass anche per le aziende private già nel prossimo decreto, oltre che per i dipendenti pubblici? Vedremo tempi e modalità, ma sicuramente ci sarà un’estensione: discuteremo, ma mi pare che la linea che avevamo definito all’inizio vado avanti ed è quella di un’estensione del green passa come strumento migliore per evitare le chiusure, per evitare un ritorno a forme di intervento più restrittivo”. A ribadirlo, in attesa del Consiglio dei ministri di giovedì, il ministro del Lavoro, Andrea Orlando, a margine della firma del protocollo tra Amazon e sindacati su relazioni industriali condivise.
In merito al costo dei tamponi per i lavoratori che invece non intendono vaccinarsi, dopo le richieste di sindacati e aziende, Orlando ha invece spiegato: “‘Discuteremo, vedremo quali sono le possibili soluzioni, ma personalmente credo che sia ragionevole calmierare il prezzo, ma non gratis. Non credo sia giusto che la fiscalità generale debba intervenire interamente a cancellare un costo che in qualche modo deriva da una scelta”.
Al contrario, sul futuro del dl anti delocalizzazioni, già terreno di scontro con Lega e Confindustria nelle scorse settimane, con la bozza svuotata da multe e blak list e poi scomparsa dall’agenda politica dell’esecutivo, Orlando taglia corto: “Finita in un binario morto? Non sarà così, stiamo continuando a lavorare”, ha tagliato corto, senza voler aggiungere altri dettagli su tempi e contenuto delle nuove bozze.
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