Nelle ultime 24 ore sono stati 3.361 i nuovi casi di infezione da Sars-Cov-2 rintracciati in Italia a fronte di 134.393 tamponi processati, di cui 86.088 test antigenici rapidi. L’incidenza si assesta quindi al 2,5%. I morti, come lo scorso lunedì, sono oltre 50. E come ogni inizio di settimana si conta un aumento dei ricoverati con sintomi (+86) mentre restano stabili le terapie intensive (-2) in un giorno da 32 ingressi. Rispetto a 7 giorni fa si nota quindi un miglioramento della situazione sia sotto il profilo delle diagnosi (furono 4.257, con circa 30mila tamponi in meno) che delle ospedalizzazioni (vennero comunicati 50 ingressi in rianimazione e +131 posti letto occupati in area medica).

Ad oggi sono 4.302 i ricoverati con sintomi nei reparti e altri 570 vengono assistiti in terapia intensiva. I restanti 131.148 attualmente positivi sono invece in isolamento domiciliare. Dall’inizio della pandemia i casi accertati di contagio sono stati 4.574.787: in 4.309.200 sono guariti o sono stati dimessi, mentre 129.567 contagiati sono morti. Una buona fetta dei contagiati che manifestano sintomi tali da dover ricevere le cure nelle strutture ospedaliere si trova in Sicilia: sull’isola ci sono 855 ricoverati e altri 120 si trovano in condizioni critiche in rianimazione.

La Sicilia è anche la regione con il maggior numero di nuovi casi, circa un quarto del totale italiano: 943 diagnosi di positività nelle ultime 24 ore. La seconda area più colpita è l’Emilia-Romagna con 513 contagi, mentre la Toscana si ferma a 313. Oltre cento casi in un giorno anche nel Lazio (295), in Veneto (274), Campania (192), Lombardia (177), Sardegna (123), Puglia (122) e Calabria (121). Tutte le altre regioni riportano invece tra i 99 positivi del Piemonte e in 4 di Molise, Basilicata e Abruzzo. Zero contagi invece in Valle d’Aosta.

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