Il mondo FQ

L’Antimafia: “Dai clan attacco allo Stato, approfittano della crisi del Covid grazie a una grande disponibilità di denaro”

Pubblicata la relazione di palazzo San Macuto sull'attività delle mafie durante l'emergenza da Covid 19: "Strategia conservativa volta a mantenere il controllo e rafforzare tanto la presenza nei settori economici già abbondantemente infiltrati"
L’Antimafia: “Dai clan attacco allo Stato, approfittano della crisi del Covid grazie a una grande disponibilità di denaro”
Icona dei commenti Commenti

I clan mafiosi sono “pronti ad approðfittare della situazione emergenziale attuale”. A confermarlo, dopo gli allarmi di investigatori e addetti ai lavori nei mesi scorsi, è la Relazione sull’attività delle mafie durante l’emergenza da Covid 19, svolta dalla Commissione parlamentare d’inchiesta sul fenomeno delle mafie e sulle altre associazioni criminali. La relazione è stata pubblicata sui siti di Camera e Senato.

“Le diverse organizzazioni agiscono lungo due direttrici – è scritto nel documento -, con una strategia conservativa volta a mantenere il controllo e rafforzare tanto la presenza nei settori economici già abbondantemente infiltrati, quanto il controllo sociale sui territori e i gruppi sociali con una strategia di attesa delle occasioni”. Secondo la relazione “tutto questo è possibile grazie alla gigantesca disponibilità di denaro accumulato, di liquidità presente nelle mani dei mafiosi, al cospetto di un Paese che si va impoverendo ulteriormente con un tasso pari al 6,4 per cento secondo i dati dell’Istat. Senza tema di smentita possiamo parlare di un vero e proprio attacco allo Stato“.

Secondo il deputato del Pd, Paolo Lattanzio, la relazione “rappresenta il frutto di un anno di lavoro del Comitato che presiedo e un lavoro di analisi dei fenomeni e dei trend di aggressione mafiosa delle economie e delle comunità sociali e contiene alcune proposte di intervento condivise da tutti i partiti. Il lavoro è stato votato all’unanimità lo scorso giugno dalla Commissione Antimafia”.

Gentile lettore, la pubblicazione dei commenti è sospesa dalle 20 alle 9, i commenti per ogni articolo saranno chiusi dopo 72 ore, il massimo di caratteri consentito per ogni messaggio è di 1.500 e ogni utente può postare al massimo 150 commenti alla settimana. Abbiamo deciso di impostare questi limiti per migliorare la qualità del dibattito. È necessario attenersi Termini e Condizioni di utilizzo del sito (in particolare punti 3 e 5): evitare gli insulti, le accuse senza fondamento e mantenersi in tema con la discussione. I commenti saranno pubblicati dopo essere stati letti e approvati, ad eccezione di quelli pubblicati dagli utenti in white list (vedere il punto 3 della nostra policy). Infine non è consentito accedere al servizio tramite account multipli. Vi preghiamo di segnalare eventuali problemi tecnici al nostro supporto tecnico La Redazione