La procura di Pavia ha chiesto al giudice per le indagini preliminari un incidente probatorio per cristallizzare le ricostruzioni di alcuni testimoni in merito alla morte di Youns El Boussetaoui, il marocchino di 39 anni ucciso la sera del 20 luglio scorso a Voghera da un colpo di pistola partito dalla calibro 22 di Massimo Adriatici, assessore leghista alla Sicurezza. Il politico si è dimesso poco dopo ed è stato sottoposto agli arresti domiciliari con l’accusa di eccesso colposo di legittima difesa.

Come ha riportato oggi il Corriere, l’incidente probatorio chiesto dal pm Roberto Valli riguarda le dichiarazioni messe a verbale in particolare di due cittadini stranieri, uno dei quali avrebbe modificato la sua versione mentre l’altro ne avrebbe fornita una coerente con i racconti di una terza persona e con anche altri elementi raccolti da inquirenti e investigatori.
La necessità di fermare la ricostruzione dei due testimoni era stata sollecitata dagli avvocati della famiglia di Youns El Boussetaoui. “Ora sta al giudice per le indagini preliminari fissare la data. Si presume sarà un giorno di settembre – ha affermato l’avvocato Marco Romagnoli – è importante perché in tal modo ci sarà una anticipazione della prova in vista del processo”.

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