In attesa di temperature che preoccupano la Protezione civile proprio per il rischio incendi, la cronaca ci ricorda che i vigili del fuoco da giorni sono impegnati in diverse parti d’Italia. Solo nella giornata di ieri sono stati 800 interventi effettuati di cui 106 in Puglia, 120 in Calabria e 188 in Sicilia come si legge sull’account Twitter: impeganti 13 Canadair e tre elicotteri. La situazione più difficile in Calabria, in particolare in Aspromonte. Il premier Mario Draghi ha firmato il decreto per mobilitazione della Protezione civile. Il Dipartimento è già al lavoro per coordinare l’invio di volontari e delle colonne mobili. Al momento al Centro operativo aereo unificato del Dipartimento (Coau) sono arrivate complessivamente 28 richieste di intervento per la flotta dello Stato, delle quali 8 dalla Calabria, 6 dalla Sicilia, 4 dal Lazio, 2 ciascuna da Sardegna, Basilicata, Campania e Molise, una dall’Umbria e dall’Abruzzo. 12 roghi risultano al momento sotto controllo. Secondo i dati dei vigili del fuoco gli “incendi boschivi, dal 15 giugno ad oggi 8 agosto sono 44.442 gli interventi dei Vigili del fuoco, contro 26.158 dello stesso periodo 2020 e sullo stesso livello del 2017, quando furono 45.704”.

CALABRIA – La situazione relativa agli incendi in provincia di Reggio Calabria è drammatica. In particolare l’incendio sviluppatosi a San Luca non si placa e minaccia le Foreste Vetuste dell’Aspromonte. Ininterrottamente, tutti gli uomini delle Associazioni coinvolte nella Campagna AIB del Parco insieme a Calabria Verde, Vigili del fuoco, decine di volontari, supportati anche da mezzi aerei, stanno lottando contro le fiamme. Ma non basta. L’ente parco fa sapere che è stato “chiesto l’aiuto dell’esercito e di chiunque possa sostenerci, è una lotta contro il tempo! Anche sull’area Grecanica si continua a lavorare per domare le fiamme”.

“Siamo sul luogo dell’incendio assieme ai numerosi volontari di San Luca, amici del Parco, unitamente ai Carabinieri del nucleo biodiversità che gestisce la Riserva di Valle Infernale. Il fuoco si avvicina pericolosamente alla Faggeta, patrimonio Unesco. Servono urgentemente mezzi aerei ed i migliori operatori da terra, la situazione è veramente difficile” scrive su Facebook, Leo Autelitano, presidente del parco dell’Aspromonte (Epna), devastato dalle fiamme. “Questa mattina – scrive Auteliano – ho scritto al presidente del Consiglio dei ministri, al prefetto di Reggio Calabria, al ministro della Transizione ecologica e al presidente della Regione per ‘spiegare che purtroppo, oltre alle vittime, si stanno distruggendo ettari ed ettari di patrimonio boschivo e le fiamme si stanno propagando pericolosamente verso la Faggeta di Valle Infernale Patrimonio Unesco. Ho chiesto ‘di voler inviare con la massima urgenza unità e mezzi a supporto e ove fosse possibile si chiede l’intervento dell’Esercito, al fine di fronteggiare questa emergenza catastrofica”.

CAMPANIA – Quasi dieci ettari di pineta di proprietà privata bruciati, sei famiglie costrette temporaneamente a lasciare le proprie abitazioni, tre elicotteri e un Canadair impegnati per domare le fiamme. Un vasto incendio interessato interessando la zona alta di Torre del Greco (Napoli), in un’area posta all’interno del parco nazionale del Vesuvio. Per spegnere le fiamme, alimentate anche dal vento, e che hanno lambito diverse civili abitazioni, è stato decisivo un ampio coordinamento guidato dal centro operativo regionale, allertato dalla vicepresidente del consiglio regionale Loredana Raia: “Sono stata contattata dal presidente dell’associazione Oasi Vesuvio, Gerardo Borriello – spiega – che per prima ha segnalato il rogo e, dopo che sul posto erano già arrivati due elicotteri regionali, abbiamo sollecitato e ottenuto l’arrivo di un terzo mezzo, un S64, a cui si è aggiunto poi un Canadair inviato dal centro operativo nazionale e in precedenza impegnato in un’altra zona d’Italia”.

Sul posto hanno lavorato squadre di vigili del fuoco, protezione civile e carabinieri forestali. Ora le fiamme risultano circoscritte ma non spente: “Tanto che – aggiunge Gerardo Borriello, presidente di Oasi Vesuvio, prima associazione fondiaria del Sud Italia formata dai proprietari di aree private – abbiamo chiesto ed ottenuto di lasciare per tutta la notte nella zona interessata dal rogo, una nella parte alta e un’altra nella parte bassa, due squadre dei vigili del fuoco a controllare che le fiamme non si estendano ad aree finora non colpite”.

EMILIA-ROMAGNA – Sembrerebbe esclusa la matrice dolosa per il vasto incendio che ha provocato una notte di grande paura per gli abitanti di Ponte Uso e Vignola, due frazioni del comune di Sogliano al Rubicone (Forlì-Cesena). Il rogo si è sviluppato alle 19.30 di sabato, è durato tutta la notte, fino a questa mattina, anche se una ventina di Vigili del Fuoco è ancora sul posto per bonificare l’area e spegnere qualche focolaio. L’incendio ha interessato una ventina di ettari di terreno con sterpaglie e centinaia di alberi bruciati. Il gigantesco rogo e l’altissima colonna di fumo erano ben visibili fino al mare, con puzza di bruciato e cenere portata dal fortissimo vento fino in riviera. Sul posto 35 uomini dei Vigili del Fuoco che nel corso della nottata e della domenica si sono avvicendati con altrettanti. Poi decine di volontari della Protezione Civile con altri mezzi, i carabinieri di Sogliano al Rubicone, i carabinieri forestali, gli agenti della Polizia Locale dell’Unione Rubicone e Mare. Nessuna casa, capanno agricolo, attrezzaia e soprattutto persone sono state coinvolte. Sul posto sabato sera è arrivato subito anche Quinino Sabattini sindaco di Sogliano al Rubicone. .

TOSCANA – Un incendio è in corso in località il Colle nel comune di Quarrata (Pistoia): le fiamme, spiega la Regione Toscana, sono partite in prossimità di una scuola e stanno interessando un vasto appezzamento costituito da olivi, zone incolte e parzialmente boscate. Nelle vicinanze delle fiamme ci sono abitazioni e capannoni industriali. Bruciate alcune auto. Sul posto sono al lavoro due elicotteri regionali e numerose squadre di volontariato Aib e vigili del fuoco. Ulteriori squadre, si spiega sempre dalla Regione, “sono in arrivo per proteggere le abitazioni”: “Il forte vento sta rendendo difficoltose le operazioni di spegnimento”.

SICILIA – Nella parte occidentale dei Nebrodi (Messina) sono ripresi gli incendi che già nei giorni scorsi avevano provocato gravi danni soprattutto alle aziende zootecniche. Il nuovo fronte di fuoco si è sviluppato nelle campagne di Pettineo. I roghi sono stati innescati nella contrada Ciampra da dove si sono spostati devastando ettari di boschi e di macchia mediterranea. Prima che intervenissero un canadair e due squadre di vigili del fuoco appoggiate dalla Forestale e dalla Protezione civile, gli allevatori hanno organizzato vari presidi nelle aree più esposte per evitare che il fuoco tornasse a investire gli allevamenti. Sempre in Sicilia in provincia di Palermo Forestali, vigili del fuoco e personale della Protezione civile sono impegnati nelle operazioni di spegnimento di un incendio divampato nel territorio di Roccapalumba vicino alle abitazioni della piccola frazione d Regalgioffoli. Le fiamme stanno divorando ettari di vegetazione. Un altro incendio è scoppiato nella zona di Poggioreale.Anche qui sono impegnate le squadre antincendio composto da vigili del fuoco, forestale e protezione civile.

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Il capo della Protezione civile Curcio: “In arrivo temperature elevate fino a 45°, massima attenzione per rischio incendi”

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