Sono oltre 320mila le firme raccolte ai tavoli – alle quali bisognerà sommare quelle raccolte dai Comuniper il referendum sull’eutanasia legale, già molto più della metà delle 500mila necessarie per convocare la consultazione popolare. Il Referendum per l’Eutanasia Legale – sostenuto anche dal Fatto Quotidiano – è promosso da Associazione Luca Coscioni e fanno finora parte del Comitato Promotore i Radicali Italiani, il Partito Socialista Italiano, Eumans, Volt, Più Europa, Possibile, Sinistra italiana e la Federazione dei Verdi. Il Comitato è aperto all’adesione di associazioni, partiti, movimenti sindacati e altre organizzazioni trai i primi sostenitori ci sono là Arci nazionale e la Cgil nuovi diritti.

Cappato: “Si avvicina una riforma di libertà” – “Mentre in Spagna si inizia ad applicare la legge sull’eutanasia – ha dichiarato Marco Cappato, tesoriere dell’Associazione Luca Coscioni -, in Italia il Parlamento ha già insabbiato il testo di legge di recepimento della sentenza “Cappato-Antoniani” della Corte costituzionale sull’aiuto alla morte volontaria del 2019. Di fronte al menefreghismo assoluto che unisce i capi di tutti i “grossi” partiti italiani – Salvini, Letta, Meloni, Conte-Grillo, Berlusconi – si sono mossi finora oltre 320mila cittadine e cittadini che hanno firmato il referendum per l’eutanasia legale”. E, “nonostante il silenzio dei vertici partitici“, Cappato ricorda che “si sono invece mobilitati tantissimi sindaci, assessori, parlamentari, esponenti locali e strutture di partito a livello regionale o cittadino che hanno deciso di rompere la consegna del silenzio imposta sul referendum”. Il tesoriere dell’Associazione Luca Coscioni parla di “un risultato straordinario, destinato a crescere nelle prossime settimane e ad avvicinare una riforma di libertà che il Parlamento si è rifiutato di prendere in considerazione da 37 anni, tanti ne sono passati dalle prima proposta di legge a firma Loris Fortuna”.

Le adesioni nel mondo della politica – Al 2 agosto sono almeno 78 i sindaci che hanno aderito alla campagna referendaria, tra cui Chiara Appendino (Torino), Virginio Merola (Bologna), Luigi De Magistris (Napoli), Federico Pizzarotti, (Parma), Leoluca Orlando (Palermo), Giuseppe Falcomatà (Reggio Calabria), Matteo Biffoni (Prato) Carlo Salvemini (Lecce), Gian Carlo Muzzarelli (Modena). 83 in tutto i consiglieri regionali, 704 tra consiglieri, assessori comunali, presidenti e vicepresidenti di circoscrizione. Tra i parlamentari hanno pubblicamente aderito 31 deputati e 9 senatori. Tre i rappresentanti del Governo Draghi: Teresa Bellanova, Viceministro Infrastrutture; Ivan Scalfarotto, sottosegretario Interno; Benedetto Della Vedova, sottosegretario Esteri.

Il Referendum per l’Eutanasia Legale – È stato depositato su iniziativa dell’Associazione Luca Coscioni lo scorso 20 aprile in Corte di Cassazione. Il testo prevede una parziale abrogazione dell’art. 579 del codice penale (“omicidio del consenziente”), che impedisce la realizzazione di ciò che comunemente si intende per “eutanasia attiva” (sul modello olandese o belga). In caso di approvazione, si passerebbe dal modello dell’”indisponibilità della vita”, sancito dal codice penale del fascismo nel 1930, al principio della “disponibilità della vita” e dell’autodeterminazione individuale, già introdotto dalla Costituzione, ma che deve essere tradotto in pratica anche per persone che non siano dipendenti da trattamenti di sostegno vitale (per i quali è invece intervenuta la Corte Costituzionale con la sentenza CappatoAntoniani). Tutte le informazioni sul sito https://referendum.eutanasialegale.it/.

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