“Sarà strano ma l’immagine che mi torna in mente di Genova è il grande palco, il concerto di Manu Chao e io che sono di fianco a don Andrea Gallo e migliaia e migliaia di persone in piazza che stanno per ascoltare il concerto e che sono allegre, piene di speranza, perché è una bella immagine”. Sono le parole di Vittorio Agnoletto, all’epoca portavoce del Genoa social forum, uno dei motori propositivi del movimento trasversale che contestava il modello di sviluppo imperante, rappresentato dai potenti della terra che in quei giorni si radunarono nel capoluogo ligure. “Un’immagine – continua Agnoletto – di tante persone che pensavano di avere tante cose da dire e avere la possibilità di cambiare il mondo. Un altro mondo è possibile non era semplicemente uno slogan. E quello è lo spirito con il quale noi eravamo andati a Genova. Ed è impressionante ripensare oggi i contenuti di allora. La loro fortissima attualità. Ed è quasi banale dire avevamo ragione e chiederci, ma se allora ci avessero ascoltato, la storia del mondo, la storia del pianeta, sarebbe andata in maniera diversa?

Questo lavoro rappresenta anche l’anticipazione della nuova sezione digitale del FattoQuotidiano che i nostri lettori potranno trovare a partire da settembre sia su web che nella nuova App: le inchieste e i reportage di FqMillennium, i lavori delle nostre firme più prestigiose, i programmi di Loft e gli articoli del quotidiano cartaceo diventeranno dei podcast che arricchiranno l’offerta digitale per gli abbonati.

(Editing a cura di Soundine/ Alice Gussoni & Sara Sartori)

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