Lo hanno già dichiarato diversi membri del governo tedesco, ultimo il ministro dell’Interno, Horst Seehofer, e adesso anche l’Unione europea torna a lanciare l’allarme sull’emergenza legata ai cambiamenti climatici, dopo le devastanti alluvioni che hanno già provocato oltre 100 vittime e migliaia di dispersi nel nord della Germania, in Belgio, in Lussemburgo e nei Paesi Bassi. La presidente della Commissione, Ursula von der Leyen, in conferenza stampa a Dublino, ha dichiarato che “la scienza ci dice che con il cambiamento climatico vediamo più fenomeni meteorologici estremi, che durano più a lungo. L’intensità e la durata di questi eventi sono una chiara indicazione” del fatto che sono favoriti dal riscaldamento globale.

Parole che vogliono evidenziare di nuovo quale debba essere la strada da percorrere per tutti gli Stati europei, quella di una massiccia transizione energetica che limiti l’inquinamento e, di conseguenza, il surriscaldamento globale che è alla base della crisi climatica in corso. Questi eventi “orribili dimostrano davvero che è urgente agire“, ha detto la capa di Palazzo Berlaymont aggiungendo di aver “attivato i meccanismi per aiutare gli Stati membri” colpiti dalle alluvioni.

Il presidente francese, Emmanuel Macron, su Twitter ha scritto che “i miei pensieri vanno alle vittime delle piogge che colpiscono con forza Germania, Belgio, Lussemburgo e Paesi Bassi. La Francia è solidale in questa prova. Il nostro sostegno è già dispiegato in Belgio. Sarà inviato ovunque sia utile”.

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