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Denise Pipitone, Milo Infante: “Cercare la verità a Mazara può essere pericoloso”. La troupe di Rai 2 aggredita con botte e minacce

Un signore, ripreso in volto, ha minacciato il giornalista mentre faceva il suo lavoro: “Andatevene, dovete andarvene perché altrimenti io vi uccido. Mi avete stancato, dovete andare via da qui. Non mi importa nulla. Capite? Perché io vi uccido. Via da qui, ci avete stancato. Cavoli vostri. Io non ho nulla da perdere, vi avviso”

di Giulio Pasqui

“Cercare la verità su Denise a Mazara può essere pericoloso”. Lo sostiene il giornalista Milo Infante, che con la trasmissione “Ore 14” sta facendo un lavoro molto accurato sul caso di Denise Pipitone. Un loro inviato, Fadi El Hnoud, è stato aggredito proprio nella cittadina siciliana dove la bambina è scomparsa all’età di 4 anni nel lontano 2004. Un signore, ripreso in volto, ha minacciato il giornalista mentre faceva il suo lavoro: “Andatevene, dovete andarvene perché altrimenti io vi uccido. Mi avete stancato, dovete andare via da qui. Non mi importa nulla. Capite? Perché io vi uccido. Via da qui, ci avete stancato. Cavoli vostri. Io non ho nulla da perdere, vi avviso”.

Scrive Infante: “Solidarietà e affetto al nostro Fadi. Ore 14 Rai2 è anche questo. Cercare in strada le notizie e ottenere botte e minacce. Questo signore sarà denunciato anche se dice che non ha nulla da perdere. Sempre grazie invece a Mazara del Vallo e ai suoi fantastici abitanti che ci hanno accolto con affetto e disponibilità”. Al fianco dell’inviato aggredito si è schierato anche il comitato di redazione dei giornalisti delle reti Rai: “A Mazara del Vallo le telecamere della Rai danno fastidio a chi non vuole che i cittadini siano informati. Vale per la ricerca di verità per Denise Pipitone, così come per le piazze di spaccio disturbate dalle telecamere”, scrivono. Tuttavia questo non si tratta di un caso isolato. Già nelle scorse settimane era toccato ai giornalisti di “Chi l’ha visto?” Filomena Rorro e Francesco Paolo Del Re, vittime di aggressioni verbali e minacce nella città dove è scomparsa la figlia di Piera Maggio. Ora è toccato a Fadi El Hnoud, che ha denunciato l’accaduto alla caserma locale dei carabinieri.

Mentre a Mazara c’è chi è infastidito dalla presenza di giornalisti e telecamere, proseguono le indagini per la ricerca di Denise. Nelle ultime ore ha tenuto banco la rivelazione dell’ex pm Angioni a “Storie Italiane”, convinta che Denise sia viva, sia diventata mamma, sia sposata e viva in Tunisia con una famiglia benestante. Questa suggestione, tuttavia, è stata esclusa proprio da Infante: “Noi di Ore 14 abbiamo immediatamente verificato la fonte da cui proveniva questa informazione che è un’amica della dottoressa Angioni in contatto con un personaggio molto conosciuto da tutti noi, ovvero uno spacciatore di notizie false. Abbiamo fatto tutte le verifiche e abbiamo capito che questa ragazza non poteva essere Denise Pipitone perché c’erano tanti dettagli che non tornavano, compresa l’età: sei anni di più sono veramente tanti. Abbiamo detto alla dottoressa Angioni che non ci sembrava una pista attendibile, ma lei ci ha risposto che avrebbe presentato comunque una mail in Procura con questi profili. Non spetta a noi né criticarla né dirle che sta sbagliando. Noi ne prendiamo atto (…) e non diamo conto di tutte le false piste che ci vengono sottoposte”.

Il conduttore di “Ore 14” ha rivelato altri dettagli: “Piera Maggio e Pietro Pulizzi hanno appreso in diretta questa rivelazione e non è una bella cosa. Perché rimangono molto colpiti e cominciano a chiedersi se sia vero oppure no. Noi abbiamo dovuto dire a Piera che avevamo già fatto delle verifiche e che secondo noi questa ragazza non è Denise Pipitone. È nata in Tunisia ma ha vissuto tanti anni a Mazara del Vallo, a poche centinaia di metri dalla casa di Piera Maggio (…) Alla fine ci ha scritto anche questa ragazza che è molto innervosita e infastidita. Da adesso in avanti pensiamo ad altro”.

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