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Morto Ned Beatty, l’attore candidato all’Oscar per “Quinto potere”

A dare la notizia della sua scomparsa è stata la figlia Blossom Beatty a "The Hollywood Reporter": è morto per cause naturali nella sua casa di Los Angeles all'età di 83 anni domenica 13 giugno

di F. Q.

È morto l’attore statunitense Ned Beatty, caratterista di grande successo in decine di blockbusters di Hollywood. A dare la notizia della sua scomparsa è stata la figlia Blossom Beatty a “The Hollywood Reporter“: è morto per cause naturali nella sua casa di Los Angeles all’età di 83 anni domenica 13 giugno. Beatty è stato uno dei protagonisti del cinema americano: dopo il brillante debutto nel 1972 con “Un tranquillo week-end di paura”, la sua carriera ha preso il volo, coronata dalla candidatura all’Oscar per “Quinto potere“.

Rimane agli allori il suo doppiaggio dell’orso di peluche Lotso, crudele pupazzo dell’asilo di Sunnyside in “Toy Story 3 – La grande fuga” (2010), al quale ha dato una cadenza tipica del quartiere del Bronx (in Italia la voce è quella di Riccardo Garrone). Molte le sue apparizioni anche sul piccolo schermo: tra gli altri titoli “Celebrity”, “La signora in giallo”, “Alfred Hitchcock presenta”, “Autostop per il cielo”, “Cuori al Golden Palace”, “Pappa e ciccia”, “Csi – Scena del crimine”, “Law & Order – I due volti della giustizia“. Ha poi avuto un ruolo di primo piano nelle serie “Homicide – Life on the Street2 (1993-1995), dove ha vestito i panni del detective Stanley Bolander, detto “The Big man”, e “Streets of Laredo” (1995), dove invece era il giudice Roy Bean. Tra i suoi film tv: “Friendly Fire” (1979), che gli è valsa la sua prima candidatura agli Emmy Awards; “Tutti figli di Dio” (1980); “La tragedia della Guyana” (1980); “La ballata di Gregorio Cortez” (1982); “Una donna di nome Golda” (1982), con Ingrid Bergman; “Chi ha ucciso Sherlock Holmes?” (1984); “Last Train Home” (1990), seconda nomination agli Emmy; “Illusioni” (1992); “Libertà di reato” (1992); “I viaggi di Gulliver” (1996).

Ned Beatty è stato sposato quattro volte e ha avuto ben otto figli. La prima volta con Walta Abbott, dal 1959 al 1968, unione che è stata coronata dalla nascita dei primi quattro figli, ma che si è poi conclusa con un divorzio. Divorzio con cui si è conclusa anche la sua unione matrimoniale con l’attrice Belinda Beatty (1971-1979), madre di altri due dei suoi figli, e con Dorothy Tinker Lindsey (1979-1998), madre di altri due figli. L’ultima e attuale moglie era Sandra Johnson, sposata il 20 novembre 1999.

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