I 400 addetti della Ex Embraco di Riva di Chieri riceveranno anche nei prossimi sei mesi la cassa integrazione straordinaria. La conferma è contenuta nell’articolo 45 del Decreto Sostegni bis dove viene stabilita la proroga della cigs per cessazione con l’incremento del Fondo sociale per occupazione e formazione. Coperti, in questo modo, anche i lavoratori di Air Italy: anche per loro sono già partite le lettere di licenziamento.

Per gli ex operai Embraco resta comunque cruciale che si facciano passi avanti per concretizzare il progetto Italcomp, il polo italiano dei compressori per frigoriferi che dovrebbe nascere dalla fusione tra Acc di Mel ed ex Embraco. Il progetto è bloccato perché il nuovo titolare dello Sviluppo Giancarlo Giorgetti (Lega), non vuole procedere lungo la strada del gruppo a partecipazione pubblica immaginato lo scorso anno dall’allora sottosegretaria – ora sua vice – Alessandra Todde (M5s) e concordato con l’allora ministro Stefano Patuanelli.

“E’ fondamentale che questo periodo venga utilizzato per giungere ad una soluzione concreta – sottolinea il presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio – nei giorni scorsi abbiamo trasmesso al presidente Draghi e ai ministri Giorgetti e Orlando la richiesta urgente di convocazione del tavolo interministeriale sullo sviluppo del progetto ItalComp e la situazione dei lavoratori ex Embraco. Lo abbiamo fatto con una lettera firmata in modo unitario da Regione Piemonte e dai sindaci di Torino, Chieri e Riva di Chieri, insieme ai sindacati e all’arcivescovo di Torino, Cesare Nosiglia. Abbiamo chiesto che l’incontro avvenga entro il 30 giugno al fine di fissare tempi e modalità degli interventi per garantire il futuro dei lavoratori”.

Articolo Precedente

Torino, imponevano a lavoratori richiedenti asilo 10 ore di lavoro per 350 euro al mese. Misure cautelari per cinque persone

next
Articolo Successivo

Lavoratori dello spettacolo, nell’anno del Covid solo 260mila hanno avuto almeno una giornata retribuita: quasi 70mila in meno

next