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La Partita del Cuore per la prima volta a Mediaset, è polemica. Enrico Ruggeri: “Rai disinteressata, qui beneficeremo persino del ‘protocollo Champions'”

"Nessun segnale, qualcuno che dica 'abbiamo sbagliato' no. C’è invece molta ipocrisia nel dire 'non ce lo aspettavamo'. Già lo scorso anno è stata una pena e alla fine siamo andati in onda per il rotto della cuffia infilati nella settimana della musica ma senza convinzione e quasi clandestinamente. Il passaggio su Mediaset si spiega anche con la ricerca dell’entusiasmo", ha detto il cantautore a Vita

di Giuseppe Candela

Dopo 29 anni “La Partita del Cuore” ha salutato il servizio pubblico e debutterà su Canale 5, tra le polemiche del caso Aurora Leone, per festeggiare la 30° edizione. Appuntamento fissato per questa sera, 25 maggio, alle 21 con la conduzione di Federica Panicucci. Un cambio di rete improvviso che ha stupito tutti: “La Partita del cuore, dopo il Festival di Sanremo, era il secondo evento continuativo. È davvero un peccato. Penso a quanto Fabrizio Frizzi si batté nel 1992. (…) Fu lui a battezzarci e il 3 giugno del 1992 giocammo in un Olimpico con 80mila persone, la conduzione affidata a Fabrizio Frizzi e Red Ronnie, il commento sportivo a Gianfranco De Laurentis e Massimo De Luca. Ci seguirono quasi 8 milioni in Tv, un successo che ogni anno si è poi ripetuto. Ecco perché la Rai ha fatto uno sgarbo anche a Frizzi e alla sua memoria”, ha dichiarato Enrico Ruggeri a Vita.

Un passaggio con strascichi polemici, come si evince dalle parole del presidente dell’Associazione Nazionale Cantanti: “Nessun segnale, qualcuno che dica ‘abbiamo sbagliato’ no. C’è invece molta ipocrisia nel dire ‘non ce lo aspettavamo’. Già lo scorso anno è stata una pena e alla fine siamo andati in onda per il rotto della cuffia infilati nella settimana della musica ma senza convinzione e quasi clandestinamente. Il passaggio su Mediaset si spiega anche con la ricerca dell’entusiasmo. Mediaset ci ha contattati e abbiamo visto in loro un’enorme voglia di fare. Rai1 invece è diventata elefantiaca, non particolarmente votata né alla qualità né agli ascolti, come i risultati dimostrano. Pensa che su Mediaset beneficeremo anche del cosiddetto Protocollo Champions con Striscia che chiude eccezionalmente alle 21.”

Il sito DavideMaggio.it in un retroscena aveva riportato lo stupore e il disappunto del servizio pubblico che dietro le quinte accennava a una fuga degli organizzatori senza preavviso e senza motivazioni ufficiali. Un comportamento definito bizzarro. Una dichiarazione ufficiale è giunta nei giorni scorsi dal direttore di Rai1 Stefano Coletta: “Non sono abituato a raccontare elementi che sono dietro al mio lavoro. Ma ho beccato l’anno con il budget più ridotto di tutti. Per eventi così importanti ci sono delle spese importanti e abbiamo dovuto rinunciare per il momento”, aveva dichiarato lo scorso 14 maggio nel corso della presentazione del daytime estivo della prima rete.

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