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Chloe Facchini, la chef trans torna da Antonella Clerici: “Mi sono sempre sentita una donna, ora ho una vita che amo”

Per la cuoca transgender si è trattato di un «ritorno a casa», visto che a lanciarlo in tv – quando ancora era Riccardo Facchini – era stata proprio la Clerici a La prova del cuoco, dov’è stato protagonista di decine di sfide ai fornelli anche durante le stagioni condotte da Elisa Isoardi

di Francesco Canino

Pochi giorni dopo aver fatto coming out, raccontando sui social network di aver intrapreso da due anni e mezzo un percorso di transizione da uomo a donna, la chef Chloe Facchini è stata ospite di Antonella Clerici nella puntata di È sempre mezzogiorno andata in onda lunedì 17 maggio. Per la cuoca transgender si è trattato di un «ritorno a casa», visto che a lanciarlo in tv – quando ancora era Riccardo Facchini – era stata proprio la Clerici a La prova del cuoco, dov’è stato protagonista di decine di sfide ai fornelli anche durante le stagioni condotte da Elisa Isoardi.

CHLOE FACCHINI RACCONTA LA SUA STORIA – Dopo un anno e mezzo di assenza dal piccolo schermo, si è trattato quasi di un secondo debutto per chef Chloe Facchini, avvenuto per altro in un giorno importante come la Giornata mondiale dedicata alla lotta contro l’omofobia e la transfobia. «Fare una transizione non significa cambiare vita: ero chef prima, sono chef adesso. Io soffrivo di disforia di genere e sin da piccola mi sono sentita una bambina», ha spiegato la chef raccontando alla Clerici – con cui per altro era stata socia nell’apertura del ristorante Casa Clerici, a Caserta – il suo percorso di cambiamento e poi di transizione. «Immagina cosa significa crescere con delle etichette: io ho vissuto come gay per 39 anni della mia vita ma io mi sentivo una donna. Poi ho fatto chiarezza, ho intrapreso un percorso psicologico e ho capito di essere una donna». Mentre la chef preparava un parfait alle fragole – Facchini è tra i cuochi più noti del panorama enogastronomico bolognese – la padrona di casa l’ha accompagnata nel racconto della sua vita, senza eccessi voyeuristi. «Avevi un tormento dentro di dentro di te e sono contento che tu stia bene. Oggi ti vedo molto più serena rispetto a prima», ha sottolineato la Clerici, chiedendole anche della sua vita attuale. «Io ho un compagno che amo e adesso ho una vita che amo. E una famiglia splendida che mi ha supportato in tutto. Proprio alle famiglie voglio dire: quando hanno dei figli omosessuali, transgender o no binary mi raccomando, sosteneteli. Già è un peso grossissimo affrontare questa cosa, l’appoggio della famiglia è fondamentale».

IL MESSAGGIO INCLUSIVO DI ANTONELLA CLERICI – Antonella Clerici ha colto l’occasione per lanciare un importante messaggio di inclusività, dimostrando ancora una volta non solo di sapere a che pubblico parla ma anche una capacità speciale nel saper scegliere con cura le parole, sfuggendo alla retorica e alla morbosità. «Hai ragione, è verissimo quello che hai detto. Qui ci ascoltano tantissimo le famiglie e spesso sai, c’è questa pruderie, questa vergogna di non volerne parlare. Invece noi dobbiamo aiutare i nostri figli a essere come realmente sono, qualunque sia la loro natura: è una natura che deve uscire per renderli felici. Perché alla fine, ciò che vogliamo è che i nostri figli siano felici».

FACCHINI TORNERA’ A E’ SEMPRE MEZZOGIORNO – Tra un passaggio e l’altro della ricetta, la Clerici ha poi chiesto alla sua ospite di raccontare come il suo coming out è stato accolto nel mondo del lavoro, visto che quello delle brigate di cucina è ancora oggi un universo molto maschilista. «Dopo il Covid ho raccontato tutto ai miei titolari: a me piace la verità ed essere trasparente, non mi sono mai nascosta. Così gli ho spiegato che sono donna transgender, che ho iniziato il mio percorso di transizione due anni e mezzo fa e che voglio vivere pienamente come una donna. Mi hanno risposto: a noi va bene così. Hanno organizzato una riunione nella quale abbiamo spiegato tutto alla brigata e devo dire che non ho avuto cambi di trattamento perché sono donna. Anzi, lì bacchetto perché sono molto più centrata e consapevole e loro mi rispettano pienamente». La conduttrice, invitando Facchini a tornare a cucina in trasmissione, ha concluso così: «L’importante è parlare e anche saper ascoltare. Tante volte uno non parla per paura di chissà cosa, invece tu sei l’esempio che è importante raccontare la propria storia. E noi dobbiamo essere predisposti all’ascolto. Il potere della parola è fondamentale». Con poche ma importanti parole, la Clerici ha dimostrato che si può parlare di tutto, anche in un programma di cucina, e lanciare messaggi importanti di inclusione e accettazione. Anche questo è servizio pubblico.

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