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Lo Zoo di 105, raccontano in diretta di un presunto stupro e ridono: proteste davanti alla sede, “vergognatevi”

Gli speaker Marco Mazzoli e Paolo Noise hanno raccontato di una presunta violenza ridacchiando per poi concludere: "Capita a tutti di sbagliare, ragazzi. Ognuno ha i suoi scheletri nell'armadio"

di F. Q.

Raccontano di uno presunto stupro e ridono. È accaduto durante lo Zoo di 105 con gli speaker Marco Mazzoli e Paolo Noise. Ecco lo scambio di battute, sempre sottolineato da risate sul finire della frase. “In una serata in montagna mi ricordo uno che ne trascinò una in camera”, “Minchia“, “Senza fare nomi… Ciao A., Ciao A.“, “…e poi la riportò dove la prese!“, “Madonna, si è svegliata senza sapere cos’è successo, credo. Mi ricordo quella mattina, eravamo in montagna se non sbaglio“. Se questo non bastasse, uno speaker conferma di aver detto all’uomo protagonista della storia che aveva appena commesso uno violenza e di essersi sentito rispondere “ma a lei piaceva”, salvo poi ritrattare con un “effettivamente, ora che ci penso…”. La conclusione: “Capita a tutti di sbagliare, ragazzi. Ognuno ha i suoi scheletri nell’armadio”, e la precisazione: “Stiamo scherzando, lei sicuramente era vigile”. Il collettivo Kasciavìt ha appeso sotto la sede della radio a Milano due striscioni: “Lo stupro non è uno scherzo”, “105 volte vergogna” e organizzato un sit-in di protesta.

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