“Corriamo, ma come è evidente il virus corre molto più di noi. Un anno fa andavamo a prendere i pazienti che la Lombardia ricollocava, oggi invece…”. Dentro il Centro Maxi Emergenze allestito dentro la Fiera del Levante di Bari, gestito dal Policlinico, sono stati allestiti 152 posti letto di terapia intensiva e sub-intensiva. Dal 15 marzo, giorno del primo trasferimento, ad oggi, oltre 80 sono già occupati. Per la Puglia è il momento più difficile dall’inizio della pandemia, con una curva ancora crescente e una afflusso ospedaliero pesante. La provincia di Bari è quella più colpita, con circa 800 contagi di media al giorno nell’ultima settimana. “Il termometro è il flusso in area di emergenza, c’è stato un cambio repentino circa 15 giorni fa e oggi c’è la pressione importante”, spiega il direttore generale Giovanni Migliore. Il solo Policlinico assiste oltre 300 Covid positivi in area medica e 60 in terapia intensiva. “È più difficile di un anno fa. Con la variante inglese ci siamo ritrovati il reparto pieno di giovani. E da medicina ne arrivano ancora – spiega la pneumologa Elisiana Carpagnano, direttrice dell’Utir – Vedere pazienti più giovani di me, che non rispondono alla terapia e bisogna prendere contatti con i rianimatori, è un momento molto difficile. Non dovrebbero neanche essere ricoverati, per come conosciamo la malattia”. Mentre il radiologo Michele De Ceglie spiega che all’esterno “non c’è ancora piena consapevolezza” di quanto accade nei reparti: “Troppa leggerezza nei momenti di zona gialla”.

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Covid, la terza ondata mette in ginocchio Bari: “Un anno fa accoglievamo i malati lombardi, ora tocca a noi soffrire” – Il reportage

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